12.9.06

aqua



la notte bianca di per sé è già un evento insopportabile, quasi paragonabile a capodanno. tutti devono uscire, tutti si devono divertire, tutti devono fare le 8 del mattino. per forza.

a roma la notte bianca assume un connotato che la peggiora ulteriormente, cioè quello della festa de paese tra i monumenti storici: e quindi panini con la salsiccia in via dei fori imperiali, mercatino con perline e collanine al colosseo, la sagra del cinghiale in piazza venezia sarebbe stata la ciliegina sulla torta.

oltretutto, la mia esperienza con la notte bianca è stata sempre piuttosto conflittuale: il primo anno, black out, il secondo anno cazzeggiamento ma niente di che, il terzo anno ginocchio distrutto. quest’anno però la situazione gita scolastica/erasmus che si è venuta a creare nella passata settimana (cosa che mi ha anche impedito di scrivere sul blog, per la gioia di quelli che ogni tanto mi lasciano dei messaggi…) mi ha costretto, oltre che a partecipare, a fingere dell’entusiasmo, a cercare di divertirmi, a fare buon viso a un gioco cattivissimo…ma gli amici europei che accompagnavamo in giro erano, senza retorica, simpatici, quindi alla fine ho ficcato la testa tra un sanpietrino e un altro come uno struzzo metropolitano e ho fatto finta di starci dentro.

ho anche resistito abbastanza, ma la faccenda ha cominciato a farsi insostenibile con l’appropinquarsi del centro storico. dalla periferia al centro le cose peggioravano sempre di più. la quantità di gente diventava seriamente improponibile.

in via dei fori imperiali, i primi segnali che forse era il caso di darsela a gambe: delle enormi giraffe di carta, guidate da specie di clown, con una tizia scosciata che sparava cono botti assurdi, non si è capito perché e un tizio microfonato che urlava. in questa orgia di giraffe ed esplosioni di fuoco, il delirio era paragonabile a un festino di santa rosalia all’ennesima potenza, ma comunque ci si muoveva ancora.

spinti da una microguida alla notte bianca, ci spingiamo verso piazza venezia per vedere lo spettacolo rivelazione dell’anno, un evento irrinunciabile.
sgomitando in mezzo a decine di migliaia di persone raggiungiamo una postazione decente (tra gli altri, walter; domanda: “a sindaco, ce sta un po’ de ggente no?!?!” risposta “eh si…”).

ci ho messo un attimo a capire cosa stavo guardando e sentendo: musica tecno, una cascata d’acqua. dei ballerini palestrati, con pantaloncini di pelle nera, stile gay pride. delle ballerine vestite da zoccole. di pelle. luci colorate. dico. ok. forse adesso succede qualcosa. non succede niente. ballano. sotto l’acqua. coreografia degna di steve lachance. altissimo livello. prese e posizioni. un attore esce fuori. e recita. “acqua e sudore”. che vuol dire? sembra una via di mezzo tra pippo delbono e uno con la barba.dice delle cose assurde. poi di nuovo la tecno. di nuovo gay pride e steve lachance con un pizzico di garrison. ma siete matti? l’evento centrale della notte bianca è sta roba qui?! una pubblicità del badedas malfatta. una trashata che neanche il mio gusto trash più raffinato.... per poi finire con una canzone di de andrè che non c’entrava una minchia con tutto il resto. ma siete matti?!

sono un contribuente romano, dal 29 agosto. voglio sapere quanto vi è costata questa roba.

mi ha dato la mazzata finale e il buon viso si è trasformato in un viso satanico. il concerto di vinicio capossela dalle 6 alle 9 del mattino…vaffanculo, vado a letto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Clamoroso dalla Gazza di oggi: Scandalo dal Portogallo, scoppia il caso cupola. Il d.s. dei portoghesi Moggeira avrebbe ipnotizzato gli arbitri col pendolino di Maurizio Mosca per assicurare la vittoria alla sua squadra, i neroazzurri fanno ricorso al tribunale dell'Aia. Li difenderà il Mago Otelma.
P22

max ha detto...

giugigno, chi sei? sei di ribera o di accettura?

max ha detto...

no, lukino, non ti sei perso niente...

giugigno, che vuol dire questo nome? gli unici 2 che mi chiamano massimuzzo sono ano e ragUSA, quindi, identificarsi.

max ha detto...

quindi ribera è una città magica, come torino, praga, lione...