3.11.06

robert lepage


e con novembre è calato il gelo e io mi sono già influenzato. ho un mal di gola che mi fa scoppiare e non riesco a respirare.
anche a roma, sembra di stare in montagna, due giorni fa c’erano 20 gradi, ora la sera si arriva a 0.

nel frattempo il big match di domani si avvicina e nonostante tutto il napoli va temuto, abbiamo già perso quest’estate.

vabè, non volevo parlare di queste cazzate, volevo dire sopratutto a voi che state in giro per il mondo, se capita dalle vostre parti lo spettacolo di un “tizio” che si chiama robert lepage, non lasciatevelo scappare: è una delle cose migliori che si possano vedere in teatro di questi tempi, ma penso anche nel futuro. lo spettacolo ha una drammaturgia scritta da lui stesso, tratta da andersen. lui interpreta 3 personaggi. ma oltre all’interpretazione e al testo, la cosa più stupefacente è l’intrecciarsi del teatro artigianale e tradizionale, con la tecnologia e gli effetti speciali live: un telo con proiezioni digitali, che da l’illusione di essere piatto ma in realtà è profondo; un cane finto, degli alberi che si muovono e le immagini che seguono la vicenda muovendosi.

lepage è canadese. anzi, del quebec. per tutto ciò che riguarda la cultura, dal teatro alla musica e alla danza, il canada sta 20 anni avanti rispetto all’europa, esprimendo una raffinatezza e una ricerca nell’arte che supera di gran lunga anche gli stati uniti.

vorrei vivere a montreal.


ps. scusate la superficialità, ma ho la febbre...