30.10.08

studenti

come napolitano, anche la raffa nazionale ha lanciato un monito dal suo palcoscenico televisivo: auspico che ci sia dialogo tra studenti e ministero.

alla scuola di amici fnon interessa lo sciopero generale che oggi sta occupando le città italiane immobilizzando il traffico e facendo bestemmiare chi deve entrare in centro per lavorare.

ieri notte mentana ha lanciato un servizio in cui si mostrava l'intolleranza dei cittadini romani, avidi di lavoro (ve lo immaginate??), che non riuscivano a entrare in centro per fare le consegne o commissioni urgentissime.

questa è la comunicazione del nostro paese sudamericano.

neanche una trasmissione tv sui temi del decreto, ora legge, gelmini. non si sa di cosa si parla. quindi, facilissimo dire: facinorosi studenti di sinistra che non hanno voglia di studiare.

io sono con gli studenti, in piazza.

quello che è successo ieri a campo dei fiori, quel nugolo di fascisti appoggiati dalla polizia che hanno trasformato la manifestazione in un campo di battaglia, le parole di cossiga, tutto questo non è degno del '68 o del '77, ma di un paese governato da un regime totalitario. questa si chiama strategia del terrore.

io spero che siano proprio gli studenti, insieme con il nostro appoggio da ormai ex-studenti, a cambiare le cose in questo paese.

27.10.08

25 ottobre

ebbene sì, contro ogni previsione su me stesso, sono stato alla manifestazione del pd.

per due motivi.

il primo: in questo periodo, quando si può manifestare contro il governo, o meglio, contro la cultura di questo governo, è dovere morale farlo.

il secondo: la curiosità di vedere quanta gente ci fosse mi rosicchiava e sentire quel paraculo di veltroni pure.

risultato: di gente ce n'era. molta. non so quanta. più di quella famosa di cofferati contro l'abolizione dell'art. 18? c'ero anche a quella, ma non mi ricordo...comunque c'era un botto di gente.

cominciamo dal secondo punto: veltroni è un paraculo. confermato. tutto e il contrario di tutto. dice cose che non ha fatto come se fossero ovvie. usa tutti i simboli della falsa sinistra. sembra l'imitazione che faceva guzzanti, e qui sopra vi metto un video profetico. ovvietà, questo dice veltroni. parole e vuoto. ci sono i precari. ma va? bisogna ripristinare la legalità. grazie al cazzo. un po' come cicciolina quando era in parlamento e predicava l'amore per tutti. comporre i contrasti. una manifestazione per costruire, ci dice veltroni. ma vaffanculo.

per la verità non ho fatto il corteo. era troppo per me. mi sono limitato a presentarmi al circo massimo alle 17, per vedere, dare un'occhiata, sbirciare, insultare veltroni.+

la gente è piuttosto imbarazzante: a parte lo staf dell'establishment che è sempre lo stesso, cazzo ma rutelli non lo potevano almeno cacciare? calearo, fassino, d'alema, la melandri, la finocchiaro, questa gente distante anni luce dai cittadini. gente che vive in un mondo suo, insieme a mastrandrea e a favino. questa roma radical chic, merdosa.

ci sono un po' di persone deluse, che cercano delle parole di cambiamento, concrete. se ne vanno.

altri sono attratti da silvio muccino che ascolta veltroni. che paese siamo diventati? quale speranza abbiamo?

rabbrividisco. sta per piovere. me ne vado a casa.

the mist

il problema è che da stephen king non si scappa. hai paura, ma se inizi a leggerlo non ne esci. una spirale sadomaso ti fa rimanere impigliato alla violenza perversa che quell'uomo riesce a tirare fuori.

io sono rimasto impigliato a sk per diversi anni, dai 15 ai 20, circa. contemporaneamente a tutta quella letteratura horror che nasce da edgar allan poe, come h.g. wells, lovecraft, ecc.

la prima cosa in assoluto che ho letto è stato proprio la nebbia; non un racconto, neanche un romanzo. un romanzo breve? in italia raccolto insieme a un sacco di altra roba sparsa in un volume intitolato scheletri.
la lettura di la nebbia durò una notte di terrore. che non scorderò facilmente.
così come non scorderò facilmente la lettura di l'ombra dello scorpione, le notti di salem (forse in assoluto il più pauroso), pet sematery, ossessione, carrie, shining, it....

quando si parla di sk e delle trasposizioni cinematografiche si casca volentieri nel luogo comune che dice che i film usciti dai suoi libri sono delle cazzate, a parte shining dove c'è di mezzo un certo kubrik.

è un luogo comune, ma ha in sè della verità, con delle eccezioni:

- il cimitero dei morti viventi, tratto da pet sematery, è una cazzata;
- it, il film, è una cazzata;
- carrie, è buono (è di de palma)
- christine la macchina infernale, è discreto
- il miglio verde è una cazzata
- misery non deve morire, è buono
- la zona morta è molto figo (è di cronenberg)
- stand by me è molto figo

sono quelli che mi ricordo, o che ricordo di avere visto.

sk non manca certo di sapiente capacità narrativa e visionarietà, quindi è anche scontato che tutti provino a immaginare dei film dalla sue idee. ma i suoi testi sono anche così pieni di livelli di lettura che, veramente, sono pochi quelli che hanno centrato nel segno.

rimango sempre piuttosto stupito quando penso all'avventura di shining, al fatto che sk non approvò il lavoro di kubrik. è vero, il romanzo è molto diverso dal film. ma l'atmosfera che ne viene fuori, dal film dico, è così kubrikianamente rivoluzionaria, che non riesco a capire le motivazioni dell'autore. invidia?

comunque, già fu fatto un orrendo film da la nebbia, the fog. inguardabile.

questo the mist invece non è niente male. tiene sul filo, fa una bella metafora della società americana, è piuttosto pessimista ma gestibile, mantiene una tensione alta per tutto il tempo. meno spettacolare di la guerra dei mondi, ma meglio studiato, più approfondito, più horror, più cattivo, più esplicito. un omaggio ai grandi autori cinematografici della fantascienza e del'horror subito dall'inizio, una bella interpretazione di attori semisconosciuti.

il maestro ne sarà contento.


21.10.08

bill viola - visioni interiori

la mostra di bill viola al palaexpo è un buon motivo per farsi un week end a roma. consiglio di farlo entro il mese di ottobre, quando il sole è ancora caldo, le foglie si ingialliscono, l'abbacchio se magna con più piacere.

bill viola è un po' italiano, ma è nato e sempre vissuto a new york. considerato, come si legge nella sua biogafia, pioniere della videoarte ma più in generale dell'arte contemporanea, bv mostra una capacità di "espressionismo" dell'immagine che lascia secchi.

non sono un critico d'arte, non sono un critico di niente, ma per fare vagamente capire di cosa si tratti, mi vengono in mente delle associazioni che vi butto lì a caso: vermeer, pittura cristiana del 500, david lynch, pina bausch...come si legano queste cose? non ne ho la più pallida idea, ma assistendo alla mostra che per 3/4 è al buio, mi galleggiavano in testa queste immagini.

metto un video qui sopra della biennale di venezia, dove avevo già visto la sua ultima creazione ocean without a shore, che conclude anche la mostra visioni interiori.

un mondo sommerso, anime che vagano al di là di uno specchio/video, il contatto dell'uomo con gli elementi di base, morti e risorti, fantasmi, angeli caduti e resuscitati. il buddismo di bv viene fuori in maniera così elegante che non ci pensi. i video-quadri sono di una precisione che ricordano anche antonello da messina, nella definizione del dettaglio. come se un pittore medievale fosse stato catapultato nel xxi secolo per 40 anni, avesse appreso tutte le conoscenze tecniche e le avesse rappresentate in questo percorso che indaga l'animo umano, il dolore, la vita, la morte, la vita dopo la morte, la paura del ritorno, il ricordo, la fragilità del confine tra vita e morte e tra diverse dimensioni.

i riferimenti alla pittura cinquecentesca sono tantissimi: le luci, le ombre, le espressioni, i colori, le posizione dei soggetti/interpreti (non solo modelli, ma attori veri e proprio, oppure persone normali?)

infine, voglio dare una menzione speciale ai soggetti/interpreti: visi, corpi, fisici che nella loro naturalezza umana sono unici, espressivi, emotivi. per questo mi è venuta in mente pina bausch: perchè l'espressività di un corpo, di un viso, di un movimento, con bv, così come con pb, diventa arte. la vita, la morte, la vita dopo la morte diventano arte contemporanea.

un bel week end artistico a roma, non ve lo dovete far mancare.

14.10.08

amore omosex

{B}Silvio e George, baci e abbracci{/B}

amici intimi, così amici che si sono baciati e abbracciati più di 50 volte durante la visita di silvio a w.

non capisco come mai allora due cattoliconi di destra come loro facciano tanto gli schizzinosi sulle coppie gay. oppure è una diretta conseguenza di essere cattolici e di destra...bisogna ragionarci su.

comunque, i due micioni di stato hanno fatto le fusa per giorni. silvio non poteva fare a meno di salutare l'amico w. ormai sul viale del tramonto.

hanno cantato e ballato insieme promettendosi reciprocamente un week end romantico in sardegna, accanto al vulcano di silvio, come una bollente metafora.

si sono anche sdraiati sul podio della cena di gala che w. ha offerto a silvio, non potendo resistere alla furiosa passione che li travolgeva.

d'altronde, bisogna capirli, si amano. e non finirà qui.

nonostante l'arrivo di quel terzo incomodo di obama.

ci pensarà sarah palin a cucinare loro un bell'alce da portarsi in sardengna per quel famoso week end.

d'altronde lo sappiamo: la politica è si fonda sul gossip...


12.10.08

ho detto basta!


con un esercizio di volontà ho deciso di dire basta ad amici.

basta con la tv urlata e urlatrice. con lo scontro e il litigio per il gusto dell'audience. non voglio più essere consapevolmente artifice della coppia defilippi-costanzo. non posso giustificare dei ragazzini che pensano di essere artisti dopo avere imparato il canto da grazia di michele o la danza da alessandra celentano.

non posso collaborare a far passare l'idea che stiamo dando una possibilità a dei talenti inespressi.

sono stanco di dover camminare continuamente su quel confine sadomaso tra fastidio/gustotrash/realeconvincimento.

certo...ci ripenso...

...e mi manca.

mi mancano steve e garrison con quelle loro ridicole coreografie. mi manca luca jurman con le sue teorie da "vocal coach". mi mancano i balletti di maura. le lotte tra la celentano e garrison. e poi, l'atmosfera del serale, con janko che insulta le ragazzine. quelle strepitose tre ore abbondanti di domenica sera, in cui maria gestisce il confronto sadico tra insegnanti e tra allievi, e tra le categorie. quella simpatica rissa tra "artisti" più giovani e più vecchi. quella sensazione di decadenza dei costumi (oh, mala tempora) che ci sta portando al collasso social-economico, ma da "artisti", da gente che vuole "realizzare il proprio sogno".

mi manca tutto questo. mi manca la ragazzina che non sa ballare ma sprizza sensualità e il cantante che gorgheggia manco fosse prince.

mi manca quel senso di fastidioso e terribile sfruttamento delle emozioni a favore della pubblicità.

mi manca sentire dire "canti bene, ma non dai emozioni".

ma devo resistere alla tentazione. emanciparmi dal concetto di bene e di male, come battiato.

non guarderò amici quest'anno, no!

mi consolerò con i bambini down ospiti di c'è posta per te.

11.10.08

burn after reading


non vorrei usare molte parole per descrivere questo film.

prendete non è un paese per vecchi, giratelo come se fosse una banconota in trasparenza: guardate le filigrane, i colori, tutto è uguale, gli elementi identici da una parte e dall'altra. ma adesso ce l'avete in mano al contrario.

ecco, burn after reading è l'altra faccia di una banconota trasparente, il cui altro lato è non è un paese per vecchi.

stessi elementi, mood opposto.

caustico, ironico e contemporaneamente tragico e violento, bar uccide di risate, mostrando un'immagine degli usa e del mondo occidentale ridicola, tragicamente divertente e ironicamente triste.

mi pare evidente che siamo al cospetto di due geni che riescono a mescolare ingredienti così diversi. dalla commedia politically incorrect, ai problemi del gossip, allo status di una cittadinanza ormai appiatita nel luogo comune.

strepitoso brad pitt nel ruolo dell'insegnante di palestra scemo, george clooney imperdibile, grandissima frances mcdormand.

non perdetevelo.

6.10.08

contro il razzismo

sabato scorso, dopo più di un anno, sono andato in piazza per la manifestazione contro il razzismo.

l'ultima volta che ero sceso in piazza era per manifestare contro la guerra, durante il governo prodi.

dopo quell'esperienza assurda, avevo deciso che per un po' me ne sarei stato a casa. e così ho fatto. in quella manifestazione contro la guerra, il popolo anti-guerra si era schizofrenicamente diviso tra una piazza della "sinistra" organizzata in piazza del popolo, e una "dei movimenti" in corteo tra piazza repubblica e piazza navona. il risultato fu una piazza del popolo vuota, ma davvero vuota, e un corteo pieno di gente. io ero passato dalla piazza vuota al corteo. quella manifestazione, ai miei occhi, rappresentò lo strappo finale tra la società civile dei movimenti e la politica.
non che mi dispiacesse, ma lo schifo della politica mi aveva turbato irreversibilmente, e quindi, basta manifestazioni.

detto ciò, negli ultimi mesi, con il nuovo governo, sono stati ignorati, come è successo anche durante gli altri governi berlusconi, alcuni principi fondamentali come l'uguaglianza davanti alla legge, il rispetto dei diritti umani e altro. questo clima di intolleranza cominciato con le impronte digitali dei rom e proseguito con il seminare il panico nelle città, è sfociato nella "legittima difesa" di alcuni che si sono fatti giustizia da soli come nel far west, e altri che vivono veramente nel far west, come i camorristi di castel volturno, che hanno fatto una strage di gente prevalentemente innocente. tutto ciò a scapito della vita di una decina di persone di colore. una strage razzista.


sabato sono sceso in piazza con convinzione. ma anche con la convinzione che ci sarebbe stata poca gente. invece di gente ce n'era. e in modo impressionante quasi priva di bandiere. certo, c'erano i centri sociali e gli anarchici. ma c'era anche emergency e gruppi della società civile. niente bandiere politiche, o pochissime.

bello.

questo segna un percorso per la ricostruzione. dà un segnale. basta partiti.

ma 15.000 persone in un paese da 60milioni non bastano proprio.

1.10.08

luoghi comuni 2.0

ecco qui il gioco dell'autunno.

l'evoluzione del luogo comune. ma anche un modo di raccogliere luoghi comuni utilizzando lo sviluppo 2.0 del web, cioè il social network e la partecipazione attiva.

si inizia con un piccolo gruppo di amici a buttare giù cazzate, e poi ne vengono fuori tantissime, di cazzate, forse pure troppe. alcune però sono davvero esilarante.

se volete partecipare a scrivere i luoghi comuni del nuovo millennio, potete utilizzare il commento a questo post.

regole: non sono autorizzati i luoghi comuni di prima generazione, quelli vecchi (non ci sono più le mezze stagioni, la verdura ormai è acquetta...ecc...).

ecco qui quello che è venuto fuori fino ad ora:

Bella Venezia. Ma non ci vivrei mai.

A livello musicale, dopo gli anni 70 non è stato inventato più niente.

Chi non ha il cane, non può capire. Io sono un tipo tranquillo, ma quando mi incazzo...

Non ho niente contro i gay, basta che non ci provino.


Però la Guinnes a Dublino è molto più buona.
la guinness a dublino !E'! più buona!!!!nella fabbrica della guinness!!!come un filetto di vitella!!!

Comunque la Coca Cola in bottiglia è molto più buona.


Non credo in Dio, ma ho fatto un mio percorso interiore.

Del resto i tassisti sono tutti degli stronzi.


Le zanzare in campagna sono molto più intelligenti.


Il caffè a Napoli è così buono perchè là hanno un'acqua speciale.

Ormai non smazzo più, vendo solo agli amici.


Si ma io guardo solo il telegiornale.


Quando sto per morire mi faccio una pera di eroina, giusto per provarla.


Avere i calzini e non averli.

Vado a fare il driver delle modelle così poi me le faccio.


Guarda che la pasta l'hanno inventata i cinesi...


Il filetto della banana essicato che sballa di brutto.


Scusa se ti interrompo...

Berlino non è Germania


Della Francia solo Parigi


A Londra, si sa, si sta poco


Seee, questo l'ho visto a londra 2 anni fa...


L'infradito io solo in spiaggia


Hai visto che bella la nuova cinquecento?

si ma vuoi mettere la cinquecento vecchia?


Londra fighissima, ma non ad agosto. é piena di italiani.


Eh, ma gli italiani ormai sono dappertutto.


Comunque all'estero, un italiano lo riconosci subito da come è vestito.


Comunque il Salento non è Puglia.


I Metallica ok, ma fino al Black Album.


Geniale.


Sbattimento.


Hola.

Besos.


Noi non eravamo così svegli. Ma lo vedi oggi a 15 anni come vanno in giro?


In Sudamerica. Saranno anche poveri, ma han sempre il sorriso sulle labbra.

Alto Adige, posto di merda. Gli parli in italiano e ti rispondono in tedesco.

Vado a Londra, ho un amico che mi ospita.


A Oslo son le tipe a saltarti addosso. Non come qua.


Ormai il vino buono, solo dai contadini.


Dopodomani sgomberano il Leoncavallo.


Comunque le Marlboro Rosse nel pacchetto morbido son le migliori.


Le magliette con le stampe ormai le fanno tutti.

Alla fine al cinema è meglio andarci da soli.


il cinema di pomeriggio è molto più figo.


Non so se avete notato che non si vedono cinesi vecchi...

Il problema di Roma sono i romani.

comunque, oh, mille lire sono diventate un euro.


elio e le storie tese sembrano dei coglioni, ma suonano da dio.


barack obama cambierà le cose negli usa.


guarda che respirare l'aria di milano equivale a fumare 7 sigarette al giorno.


il fumo passivo fa più male.


Il salento è la nuova Ibiza.

tanto nel 2012 c'è la fine del mondo.

i cellulari fanno venire il cancro se sapevo disegnare....

beh ma se ti impegni il lavoro si trova


col vinile la musica suona molto meglio


comunque la bibbia è il più grande libro di tutti i tempi


tanto ormai i cartoni animati sono tutti fatti al computer


alla fine se fai lo psichiatra un po' matto lo devi essere


comunque se leggi la bibbia e il corano ti rendi conto che sono identici


il mare più bello è in sardegna.


comunque anche la corsica non scherza un cazzo.


sì, ma google è come il grande fratello.


certo che certa gente parla solo per luoghi comuni e sentito dire


alle maldive a natale ci vanno solo i macellai.


No, io non mi sballo, non bevo e non fumo. Sono già fuori di mio.

Basta con la vita in città, stress, traffico, troppo lavoro.

Vado alle Maldive e apro un baracchino di gelati in spiaggia.


a napoli la gente butta la spazzatura dalla finestra.

Alla fine, l'italia senza il sud sarebbe il paese più ricco del mondo.


poi però ad agosto i milanesi tutti al sud

il problema del motorino è che sei tu a dover stare attento agli altri.


in realtà è oggi...è passata la mezzanotte.