28.9.09

the road - cormac mccarthy



parlo di questo libro prima ancora di averlo finito. mi mancano 20 pagine alla fine, ma non so se ci arriverò, in fondo.

il senso di ansia nella lettura di stanotte non mi ha fatto dormire.

non so se sia stato più titanic (ieri sera su canale 5) o il libro di mccarthy.

a parte gli scherzi.

il libro è cupo, nichilista, devastante, gelido, ma con una profondità calda, affettuosa. è come se leggessi contemporaneamente la terra desolata di eliot e la nebbia di stephen king, come immaginare il day after.

una scrittura tagliente, dura, secca, ma con insieme dei risvolti emotivi, umani, commoventi.

passare attraverso questo libro e percorrere i km della strada è come attraversare un deserto gelido, di terre bruciate e neve. un mondo grigio, marrone e giallognolo, stantio, freddo.

non so se arriverò in fondo. la fine del mondo sta arrivando.

speriamo che arrivi prima che esca il film, quello con viggo mortensen, tratto dal libro.

non andrò a vederlo. perchè il mondo sarà finito prima, tra le pagine di the road.

(quanto mi piace la retorica dell'apocalisse...)

24.9.09

cuore e anima

finalmente lo hanno candidato per il nobel per la pace.

un obiettivo meritato.


ma quello che più conta, è che finalmente la sua immagine si imprime nelle nostre menti con la canzone che lo consacra idolo e icona dell'italia contemporanea.


come lo ha definito qualcuno, "quel lirico pop che piace ai noi giovani", il pezzo la pace può ci regala emozioni da pelle d'oca, con passaggi che rasentano una poesia totale, universale.

giustamente, in concomitanza con il premio nobel a silvio, occorre ragionevolmente pensare a un premio nobel per la letteratura a francesco totti.

ha cambiato il modo di parlare, inventando un piacevole grammelot romanesco, racconta ottime barzellette come il nostro premier e ha aperto la strada a nomi intelligenti come chanel.

io non più parole. farò parlare vasco, mentre stupra uno dei pezzi più belli della storia.

11.9.09

santificazioni



mike bongiorno come giovanni paolo II. santo subito.

un settantacinquenne dice: con i suoi quiz ci apriva la mente.

mike bongiorno guru, uomo dalla sapienza innata, grande divulgatore. faro della cultura pop all''italiana.

una fila interminabile di ultrasessantenni si snoda davanti alla triennale per l'ultimo saluto al nostro vate, l'uomo che acculturava le menti degli italiani nei periodi bui, mentre gli uomini leggevano dostoevski e le donne preparavano una minestra calda e facevano l'uncinetto, in attesa di cacare il diociottesimo figlio come la famiglia irlandese dei monthy pyton in the meaning of life.

questa è l'italia.

silvio è il miglior presidente del consiglio dell'ultimo fantastilione di anni. mike il suo guru. scaricato nelle braccia di fiorello, l'unico che sia riuscito a tirarne fuori la vera qualità: quella di comico inconsapevole. cavalcata con una innegabile e inaspettata intelligenza da mike.

rip, mike!

anche se ho sempre preferito corrado.

7.9.09

la canzone dell'estate 2009

ragazzi, quest'anno è difficile...

l'anno scorso, sembrava ci fosse una lieve inversione di tendenza...io questa volta, nella scelta del tormentone dell'estate, sono imbarazzato, quindi, cerco di farla breve elencando le canzoni:

jovanotti - punto: immancabile, ci mancava solo questa. elenco e parole a caso su inascoltabile ritmo brasilero. peggio di così non poteva.

tizianone ferro feat. kelly rowland - indietro: mi dispiace, tizianone, ma quest'anno fai schifo. la canzone NON SI CAPISCE, nel senso letterale, proprio non si capiscono le parole, la grammatica, la storia....ti prego, torna.

milow - ayo technology: grandissimo pezzo. versione acustica del già ottimo pezzo di 50cent con justin timberlake. figa l'idea, ironico lui, bello il pezzo da scoltare.

pitbull - i know you want me: imita sean paul, cerca un po' il ragga, ma il pezzo non convince proprio. ripetitivo, palloso, già sentito.

lady gaga - paparazzi: questa nuova starlette, a quanto pare ermafrodita (come non lo sai? lo sanno tutti...), ricalca con una certa fedeltà la dance commerciale anni 90. preferivo un po' pokerface, ma insomma, non fa proprio schifo.

zero assoluto - per dimenticare: che devo dire di sti due? io mi domando come sia possibile che questi vendano dei dischi, che le radio passino i pezzi. non cantano, sussurrano. non suonano. che cazzo fanno?

artisti uniti - domani: ommioddio...in 30, una parola a testa in una canzone in cui jovanotti è un po' il michael jackson della situazione...terribile.

lily allen - it's not fair: mah, vagamente fastidiosa, però quasi orecchiabile...ritmino pop, vocina angelichina...

green day - 21 guns: nonostante tutto, non riesco a farmeli stare antipatici. certo, il pezzo è...assurdo, però c'è sembre qualcosa di rock, dentro il pop-plastic-punkettino che fanno.

black eyed peas - i gotta feeling: sembra cher negli anni 90 che canta una canzone vecchia remixata. orrendi.

c'è poi una proliferazione di gruppetti tipo i lost oppure i darhi, o come si chiamano, che hanno un poco imperversato...dei finley più emo, che io proprio non riesco a comprendere: ridicoli.

cmq, votare quest'anno è facile, milow tutta la vita.

partecipate?

fucking kill him

già, io non credo in dio.

ma credo in steve albini. e vorrei, con una certa passione, unirmi alla sua antica preghiera indie, con quell'andamento metallico e duro che neanche un rosario vero può competere.

non riesco a trovare parole migliori delle sue per invocarlo, dopo tanto tempo.

è solo una richiesta di aiuto. intensa. sentita. all'unico vero dio.

To the one true God above:
here is my prayer -
not the first you've heard, but the first I wrote.
(not the first, but the others were a long time ago).
There are two people here, and I want you to kill them.
Her - she can go quietly, by disease or a blow
to the base of her neck,
where her necklaces close,
where her garments come together,
where I used to lay my face...
That's where you oughta kill her,
in that particular place.
Him - just fucking kill him, I don't care if it hurts.
Yes I do, I want it to,
fucking kill him but first
make him cry like a woman,
(no particular woman),
let him hold out, hold back
(someone or other might come and fucking kill him).
Fucking kill him.
Kill him already, kill him.
Fucking kill him, fucking kill him,
Kill him already, kill him,
Just fucking kill him!
repeats "death mantra"