the road - cormac mccarthy
parlo di questo libro prima ancora di averlo finito. mi mancano 20 pagine alla fine, ma non so se ci arriverò, in fondo.
il senso di ansia nella lettura di stanotte non mi ha fatto dormire.
non so se sia stato più titanic (ieri sera su canale 5) o il libro di mccarthy.
a parte gli scherzi.
il libro è cupo, nichilista, devastante, gelido, ma con una profondità calda, affettuosa. è come se leggessi contemporaneamente la terra desolata di eliot e la nebbia di stephen king, come immaginare il day after.
una scrittura tagliente, dura, secca, ma con insieme dei risvolti emotivi, umani, commoventi.
passare attraverso questo libro e percorrere i km della strada è come attraversare un deserto gelido, di terre bruciate e neve. un mondo grigio, marrone e giallognolo, stantio, freddo.
non so se arriverò in fondo. la fine del mondo sta arrivando.
speriamo che arrivi prima che esca il film, quello con viggo mortensen, tratto dal libro.
non andrò a vederlo. perchè il mondo sarà finito prima, tra le pagine di the road.
(quanto mi piace la retorica dell'apocalisse...)
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