2.6.07

quirinale palace...




il quirinale costa il triplo di buckingham palace, quindi napolitano decide di cancellare il tradizionale concerto per la festa della repubblica e di concentrarsi su un buffet nei giardini e sulla terrazza.


invitato, non ho resistito alla curiosità di partecipare per capire che succede. sarebbe stato meglio che non ci fossi andato. la rappresentazione della decadenza della società italiana ai massimi livelli sta qui.

si inizia con l'ingresso dal portone del quirinale con quintali di paparazzi che si menano per fotografare dini e consorte e altri. controllo dei documenti per noi terrestri e passaggio in metal detector, poi, i giardini. tutti fermi nei corridoietti di ghiaia, le addette del quirinale ci comunicano che si può camminare anche sulle aiuole. inizia people watching forsennato, a chi becca per primo più nomi: allora fassino e moglie, della valle e marito, luca cordero di montezemolo, prodi e flavia, roberto saviano e fidanzata (?!?!?!), franco rosi, cappon e petruccioli.....manca silvio, e questa è la più grande delusione della serata...speravo di vederlo dal vivo, con quei capelli posticci, i tacchi, il cerone...e poi un sottobosco da basso impero di donne gonfie di silicone, uomini viscidi e cardinali...tutti chiaccherano e si scambiano informazioni, ma a un certo punto gli addetti del palazzo passano tra la gente ad avvertire che il presidente sta per passare. tutti si raggruppano in due affollate ali ai lati del corridoio centrale dei giardini. inizia la processione quasi religiosa e l'esposizione della trinità, che durerà circa 45 minuti. napolitano e clio capeggiano la triade, seguiti da marini e moglie e bertinotti e sora lella, che per l'occasione sfoggia una capigliatura rosso fuoco e oro in una cofana di diametro esagerato. lentamente, come papi o come la regina elisabetta, passano e mano a mano salutano, danno mani, scambiano 2 parole con la gente assiepata che si inchina.

l'oligarchia regnante è qui. i corazzieri sull'attenti, la banda della polizia suona l'inno. al loro passaggio si forma un codazzo. la mia preoccupazione è che non se magna fino a quando i tre non hanno terminato questa insostenibile manfrina. cmq, finisce.

ci portiamo nell'altra parte dei giardini, dove ci sono tavoli e buffet. molta roba da mangiare, la gente si affolla come se non mangiasse da secoli. il cibo è medio, normale. la terrazza su roma, magnifica. la banda dei carabinieri suona con grazia "new york new york" (?!?!?!?!?!?). i presidenti stanno in una "casetta", non saprei come altro definirla, dove ricevono persone che li omaggiano e chiedono favori, un po' come don corleone nel padrino. manca il gatto.

ridicolo. non ci sono altre parole. non ci sono altri pensieri. dove pensiamo di andare?

mentre il sole tramonta sull'aristocrazia italiana, ignara del fatto che ci sia stata la rivoluzione francese, noi ci allontaniamo, per primi, a ubriacarci su una terrazza in largo argentina, lontano dal quirinale.

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