buio.
battito cardiaco.
respiro affannato.
urlo.
dove sono?
virginia ha gli occhi sbarrati, ma non vede. cieca. il respiro è leggero e veloce. nel buio vede elio.
urlo.
luce improvvisa. si guarda intorno, stordita. è in camera sua, la luce sul comodino accesa, ma è notte. la sveglia di hello kitty segna le 3.40 del mattino. ma piazza del popolo, elio? ELIOOOOOOO...
in un attimo è presa dal panico, si alza dal letto, si imbatte nello specchio, ci si riflette e tutto sembra normale. ma che è successo? il dito si avvicina allo specchio ma non c’è altro che la sua immagine riflessa.
bisogna rimettere a posto i pezzi, devo ricostruire tempi e luoghi, devo capire che cazzo è successo.
appoggiare la testa sul cuscino significa viaggiare con il re dei sogni. ed è proprio quello che accade. nel sonno, immagini strane si affacciano: riky, un cavallo in un deserto, cristiana e riky che si baciano su un tram, elio che le sorride e poi elio che nuota in un lago, poi nebbia. tutto è così reale, e tutto è cosi strano.
gli occhi si riaprono di colpo, sua madre la sveglia. ora di scuola. ma il buco temporale che passa tra ieri pomeriggio a piazza del popolo e stamattina proprio non torna.
il percorso per la scuola lo fa meccanicamente, senza pensare, immersa nel tentativo di ricostruire quelle ore di buco. il primo pensiero è quello di chiamare elio. il cellulare. il numero di elio non c’è. era sicura di non averlo fatto, ma probabilmente in un momento di rabbia e odio nei suoi confronti ha cancellato dalla sim tutto quello che lo riguardava. il secondo tentativo è la telefonata a cristiana, che era con lei, ieri.
il cellulare di cristiana pompa una suoneria con eros ramazzotti.
- oiii...
- ehi...
- oh cri, scusa se ti faccio sta domanda, ma elio come sta?
quella sensazione di malessere legata ad elio non le passa.
- elio? e chi è elio
- cri, non fare la cretina, elio g.
- vi, io non conosco nessun elio
- ok, ok, cri...ciao
che scherzo del cazzo. porca miseria non mi ricordo il numero di elio a memoria. chiamo nicolas. nicolas è il migliore amico di elio. è carino, pure lui fanatico di quella musica rock anni 80, non heavy metal, non solo almeno. abbiamo fatto un sacco di uscite insieme io elio, lui e claudia, la sua ragazza.
suoneria con i finley a palla. eh, si, a differenza di elio, a lui piace pure sta roba qui.
- ehi, vi, è un po’ che non ti sento...
- ciao ni...come stai?
- bene bene, molto incasinato...
- senti vengo subito al dunque, scusami ma sono agitata per una cosa...elio, come sta?
- elio? vi, ma chi è elio?
lo scherzo è bello quando dura poco.
- ascolta nicolas, non ho tempo di stare dietro a sto scherzo del cazzo, elio, come sta?
- vi, stai calma, io elio non lo conosco.
- E ALLORA CON CHI CAZZO SONO USCITA IO PER UN ANNO, CON TE CON LUI, MI AVETE ROTTO IL CAZZO!
- vi, io e te non siamo mai usciti insieme e elio non so chi sia.
insomma perchè tutti la prendono per il culo? virginia vuole solo sapere come sta elio, e forse chiedergli di accompagnarla al concerto dei finley, riallacciare un rapporto che sembrava ormai perso, ma che stanotte, proprio ora, ha deciso che invece forse possono essere almeno amici...e riky? ah, riky. beh, forse con elio lo può riallacciare un’altra volta il rapporto, ma intanto capire perchè tutti la prendono per il culo. e elio, dov’è???
le lacrime solcano come un aratro le guance di virginia. il portone della scuola è aperto come la bocca di un grande drago. è ora.
(continua...)