2 moro moro land (sui giovani d'oggi ci scatarro su)
ero indeciso su come intitolare questo post, se prendere spunto dallo splendido pezzo degli afterhours oppure...alla fine ho deciso per tutti e due.
oppure...
in questo post vi rivelerò perchè ho pensato di chiamare "2morrowland" questo blog e perchè il sottotitolo sia "tifiamo rivolta!"
l'idea di fare un blog mi è venuta dopo gli scontri delle banlieu parigine di qualche anno fa, tan'tè vero che il primo post in assoluto si intitola per gioco e prende spunto dalle lotte di parigi, e in realtà non è un post, ma una "prova di post".
sentivo l'esigenza di esprimere pubblicamente (non preoccupandomi di interessare agli altri) un qualche disagio mio, e mi sembrava che le rivolte delle banlieu rappresentassero esteriormente quello che io provavo in quel momento della mia vita.
contemporaneamente, ero uscito dall'esperienza devastante di un concerto dei lightning bolt, un gruppo cult americano che segna un solco indelebile in chi lo ascolta: o rigetto o innamoramento. e anche quello mi sembrava che rappresentasse bene il mio stato d'animo.
uno dei pezzi del loro straordinario lavoro hypermagic mountain si intitola 2 moro moro land (vedi il video di questo post). ed ecco che compare il nome del blog: 2morrowland.
questo lungo preambolo per dire che.
perugia inferno di dante, garlasco, la battaglia di roma ultrà, amici di maria de filippi (è la prima volta che cito). sono questi i ggiovani d'oggi? l'informazione disegna così e inventa categorie romane, i ggiovani, la ggente. e omologa e omogenizza. perversamente attrae, e vomita. e io non sono più ggiovane, oramai.
le banlieu sono diverse dalla battaglia di roma.
e allora, come sarà la terra di domani?
oppure...
in questo post vi rivelerò perchè ho pensato di chiamare "2morrowland" questo blog e perchè il sottotitolo sia "tifiamo rivolta!"
l'idea di fare un blog mi è venuta dopo gli scontri delle banlieu parigine di qualche anno fa, tan'tè vero che il primo post in assoluto si intitola per gioco e prende spunto dalle lotte di parigi, e in realtà non è un post, ma una "prova di post".
sentivo l'esigenza di esprimere pubblicamente (non preoccupandomi di interessare agli altri) un qualche disagio mio, e mi sembrava che le rivolte delle banlieu rappresentassero esteriormente quello che io provavo in quel momento della mia vita.
contemporaneamente, ero uscito dall'esperienza devastante di un concerto dei lightning bolt, un gruppo cult americano che segna un solco indelebile in chi lo ascolta: o rigetto o innamoramento. e anche quello mi sembrava che rappresentasse bene il mio stato d'animo.
uno dei pezzi del loro straordinario lavoro hypermagic mountain si intitola 2 moro moro land (vedi il video di questo post). ed ecco che compare il nome del blog: 2morrowland.
questo lungo preambolo per dire che.
perugia inferno di dante, garlasco, la battaglia di roma ultrà, amici di maria de filippi (è la prima volta che cito). sono questi i ggiovani d'oggi? l'informazione disegna così e inventa categorie romane, i ggiovani, la ggente. e omologa e omogenizza. perversamente attrae, e vomita. e io non sono più ggiovane, oramai.
le banlieu sono diverse dalla battaglia di roma.
e allora, come sarà la terra di domani?
6 commenti:
notevole l' outing sul nome e l'origine del blog.
a proposito di cervelli e gioventù bruciata e/o perduta, e soprattutto a proposito di quella sociologia che non riesci a affrontare, ti segnalo l'articolo di ilvo-dio-diamanti uscito qualche giorno fa su rep. forse l'hai già letto ma credo sia bene tenerlo a portata di mano perchè spiega cosa succede alle città. siamo ancora un po' provinciali per avere le banlieu, ma forse con un po' di impegno...
r.
non mi sono mai espresso in merito e questo post mi sembra adatto: complimenti per il blog!
mi piace molto l'impostazione diretta e sincera!
in attesa del prossimo cenone di natale...
esprimiti, andre, esprimiti pubblicamente! tu sei uno dei ggiovani sotto accusa!
grazie per i complimenti.
pur non essendo + giovane condivido l'ansia di dire che non mi piace quello che vedo/leggo/sento.
ricordate cuore? la lista della cose per cui vale la pena vivere dove troneggiava enzo turbominchia? forse non era uno scherzo.
tra questo nuovo filone letterario fortunatissimo che racconta che merda sia l'italia oggi, forse qualcuno ha letto il libro di giavazzi e elesina, il liberismo è di sinistra. non sono sicuramente 2 sinistrorsi (corriere e sole24ore) ma per me è stato, con le alcune tare, illuminante.
Quello che accadde 30 anni fa nel mondo happens adesso ora---come farsa s'intende---nel piccolo giardino di limoni.
Ci vorrebbe dio. ma dio e' morto. marx anche. e quei limoni non sono piu' grandi dei miei coglioni.
io sono giovane e sinceramente non vedo tutta questa merda piovermi addosso come dite. Tantomeno la vedono i miei amici.
saremo un caso isolato, ma le storie brutte, di quartiere, le abbiamo vissute e superate e fatte nostre, come tutti voi.
quello che, parlando la sera davanti a una birra, ci preoccupa veramente è l'Italia della casta.
Questo è argomento di discussione su cui tutti sono sempre unanimi indipendentemente dall'estrazione sociopolitica: è uno scandalo che non accettiamo. mai. da destra a sinistra passando tra figli di operai e figli di ministri.
Domanda ricorente: dato tutto questo astio verso il mondo "dei potenti", prima o poi creperanno quei bastardi e ci andrà la nostra generazione lì sopra? oppure il servilismo farà il suo corso e anche noi daremo via il culo per un migliaio di tessere, un'auto blu e un condono?
questo è il lato marcio che forse mi (ci: noi a milano, classe '84, quartiere frua) ci preoccupa. la tv spazzatura, TRL e le mille altre schifezze stereotipate del ggggiovane non sono così frequenti come forse si potrebbe credere. Anzi per la mia esperienza posso dire che le si dissacra. tutte. sempre.
garlasco e le tragedie varie ed eventuali ormai (per fortuna o purtroppo?) non ci fanno nè caldo nè freddo. qualche battuta su come "quella era una gran fica". risate. birra. altro.
opinione diffusa: troppo risalto a tutte queste tragedie. basta un trafiletto di giornale per la cronaca. vittimismo e allarmismo se ne vadano a fare in culo altrove, non al nostro tavolo.
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