9.3.08

non è un paese per vecchi


film complesso, questo.

la cosa più immediata che mi viene da dire è che si tratta di un western, ambientato negli anni 80, in un texas che sembra uscito da un film di guerra tra indiani e cowboys. il deserto degli usa. reale e simbolico.

banditi, sceriffi, killer spietati, inseguimenti, messicani. l'estetica è quella, e i fratelli coen prendono a piene mani, con un'ironia meno splatter di tarantino.

non credo che i coen si siano riferiti tarantino. anzi, probabilmente è esattamente il contrario. i coen sono più sottili, più taglienti e meno diretti.

i simbolismi si sprecano, e non stiamo qui ad analizzarli tutti. è certo che la visione cupa dei registi mostra un pessimismo della ragione senza via d'uscita, in cui destino, morale, buoni vs. cattivi, si confondono senza che si possa distinguere chi sta dalla parte di chi, dove stia il giusto e lo sbagliato, come molta della letteratura romanzesca, saggistica, cinematografica e televisiva americana del post 9/11, a cominciare da spike lee.

lo sceriffo disincantato e vecchio interpretato da un ottimo tommy lee jones mostra la mancanza di speranza nel futuro, senza però mai dimenticare l'ironia grottesca tipica dei coen.

se proprio devo fare un riferimento, lo faccio con fargo, anche se questo è più crudo e cruento.

quindi, western, noir, humor nero, pessimismo, disincanto. cerco di rimettere a posto i pezzi e tutta questa roba è cucinata fondamentalmente da una regia stroardinaria, in cui la tensione è sempre palpabile. i due fratelli riescono a tenere lo spettatore in un continuo stato di nervosismo. aggiungiamoci il thriller.

da ultimo, i generi, la regia sono sostenuti da degli attori incredibili: tlj lo abbiamo già detto, josh brolin, strepitoso. scontato, lo hanno già detto tutti, lo ridico pure io: javier bardem interpreta un ruolo indimenticabile, un killer psicopatico che ossessivamente insegue e uccide non si capisce mai fino in fondo perchè: un'etica completamente ribaltata? follia totale? solitudine? tutto questo insieme. uccide a seconda del caso. fa fuori chiunque lo veda come bestiame. non muore mai. vince sempre. ma davvero vince?

insomma, un film stracolmo di cose.

un po' stordito da tutta sta roba, penso di aver assistito a un film eccezionale. mano a mano si aggiungeranno altre considerazioni...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero, è un film eccezionale!
Marina

Anonimo ha detto...

ma hai cambiato lavoro e ti sei dato al cinema, mentre eravamo fuori, o non hai un cavolo da fare e posti ossessivamente su tutti i film nelle sale facendo concorrenza alla mancuso?
rosa

max ha detto...

semplice: un film visto una settimana fa, due venerdì e sabato, ieri scritto tutto. non spreco così tanto tempo (e non ne posso più di teatro).

Andrea Scwhendimann ha detto...

questo film è un capolavoro.
è pieno di sfaccettature e simboli senza dare fastidio al pubblico con eccessi di forma.

bello bello bello.

Anonimo ha detto...

Film incredibile. Fantastico. Grande anche perche' ci cogli i simbolismi che piu' ti interessano.

Grande la scena con i Mariacci alla frontiera. Anche qui, e' un simbolo? Unica musica del film. E' un simbolismo pro immigration?