21.10.08

bill viola - visioni interiori

la mostra di bill viola al palaexpo è un buon motivo per farsi un week end a roma. consiglio di farlo entro il mese di ottobre, quando il sole è ancora caldo, le foglie si ingialliscono, l'abbacchio se magna con più piacere.

bill viola è un po' italiano, ma è nato e sempre vissuto a new york. considerato, come si legge nella sua biogafia, pioniere della videoarte ma più in generale dell'arte contemporanea, bv mostra una capacità di "espressionismo" dell'immagine che lascia secchi.

non sono un critico d'arte, non sono un critico di niente, ma per fare vagamente capire di cosa si tratti, mi vengono in mente delle associazioni che vi butto lì a caso: vermeer, pittura cristiana del 500, david lynch, pina bausch...come si legano queste cose? non ne ho la più pallida idea, ma assistendo alla mostra che per 3/4 è al buio, mi galleggiavano in testa queste immagini.

metto un video qui sopra della biennale di venezia, dove avevo già visto la sua ultima creazione ocean without a shore, che conclude anche la mostra visioni interiori.

un mondo sommerso, anime che vagano al di là di uno specchio/video, il contatto dell'uomo con gli elementi di base, morti e risorti, fantasmi, angeli caduti e resuscitati. il buddismo di bv viene fuori in maniera così elegante che non ci pensi. i video-quadri sono di una precisione che ricordano anche antonello da messina, nella definizione del dettaglio. come se un pittore medievale fosse stato catapultato nel xxi secolo per 40 anni, avesse appreso tutte le conoscenze tecniche e le avesse rappresentate in questo percorso che indaga l'animo umano, il dolore, la vita, la morte, la vita dopo la morte, la paura del ritorno, il ricordo, la fragilità del confine tra vita e morte e tra diverse dimensioni.

i riferimenti alla pittura cinquecentesca sono tantissimi: le luci, le ombre, le espressioni, i colori, le posizione dei soggetti/interpreti (non solo modelli, ma attori veri e proprio, oppure persone normali?)

infine, voglio dare una menzione speciale ai soggetti/interpreti: visi, corpi, fisici che nella loro naturalezza umana sono unici, espressivi, emotivi. per questo mi è venuta in mente pina bausch: perchè l'espressività di un corpo, di un viso, di un movimento, con bv, così come con pb, diventa arte. la vita, la morte, la vita dopo la morte diventano arte contemporanea.

un bel week end artistico a roma, non ve lo dovete far mancare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggendo il tuo post "mi galleggiavano in testa queste immagini":
http://www.youtube.com/watch?v=lj438bBpX9w
Marina

max ha detto...

hahaha...che stronza....
ce lo meritiamo alberto sordi!hiihihih