6.10.08

contro il razzismo

sabato scorso, dopo più di un anno, sono andato in piazza per la manifestazione contro il razzismo.

l'ultima volta che ero sceso in piazza era per manifestare contro la guerra, durante il governo prodi.

dopo quell'esperienza assurda, avevo deciso che per un po' me ne sarei stato a casa. e così ho fatto. in quella manifestazione contro la guerra, il popolo anti-guerra si era schizofrenicamente diviso tra una piazza della "sinistra" organizzata in piazza del popolo, e una "dei movimenti" in corteo tra piazza repubblica e piazza navona. il risultato fu una piazza del popolo vuota, ma davvero vuota, e un corteo pieno di gente. io ero passato dalla piazza vuota al corteo. quella manifestazione, ai miei occhi, rappresentò lo strappo finale tra la società civile dei movimenti e la politica.
non che mi dispiacesse, ma lo schifo della politica mi aveva turbato irreversibilmente, e quindi, basta manifestazioni.

detto ciò, negli ultimi mesi, con il nuovo governo, sono stati ignorati, come è successo anche durante gli altri governi berlusconi, alcuni principi fondamentali come l'uguaglianza davanti alla legge, il rispetto dei diritti umani e altro. questo clima di intolleranza cominciato con le impronte digitali dei rom e proseguito con il seminare il panico nelle città, è sfociato nella "legittima difesa" di alcuni che si sono fatti giustizia da soli come nel far west, e altri che vivono veramente nel far west, come i camorristi di castel volturno, che hanno fatto una strage di gente prevalentemente innocente. tutto ciò a scapito della vita di una decina di persone di colore. una strage razzista.


sabato sono sceso in piazza con convinzione. ma anche con la convinzione che ci sarebbe stata poca gente. invece di gente ce n'era. e in modo impressionante quasi priva di bandiere. certo, c'erano i centri sociali e gli anarchici. ma c'era anche emergency e gruppi della società civile. niente bandiere politiche, o pochissime.

bello.

questo segna un percorso per la ricostruzione. dà un segnale. basta partiti.

ma 15.000 persone in un paese da 60milioni non bastano proprio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Veltroni ieri sera diceva: se facciamo l'opposizione dura ci criticano, se cerchiamo il dialogo ci criticano. E che dobbiamo fare? Il problema è che il PD NON è un'alternativa di governo a Silvio. Così come è non ha la minima speranza neanche di avvicinarsi alla destra. E quindi la mancanza di proposte alternative credibili e concrete a Borghezio fa sì che Borghezio diventi accettabile per molti, mentre non lo è. Se le risposte sull'economia devono venire da Matteo Colaninno, ministro ombra, auguri!!! Chi non formula proposte alternative credibili a Silvio ha enormi responsabilità. Lorenz