casta diva – lady mastella e l’elettorato passivo
ricevo un post scritto da lorenz, che dato però il tono preciso serio e puntuale della sua disamina del caso mastella, devo questa volta chiamare Avvocato.
però, lorenz, nella mail precedente mi hai regalato una chicca, invece, super-ironica che è la copertina di quel giornale incredibile che si chiama LIBERO. E sempre tu, lorenz, hai aggiunto: "ma i titoli di - libbero, er giornale der mio amigo vittorio (come diceva funari)- chi li pensa? a un passo dal vernacoliere..."
ecco l'intervento, che condivido pienamente, dell'Avvocato Lorenz:
"Con tutta la pietà umana che si può provare per una persona soggetta ad una misura restrittiva della libertà personale ed in attesa di giudizio (quindi innocente fino a prova contraria), devo ammettere che le recenti vicende della saga di Ceppaloni mi hanno abbastanza intrigato. Non per uno sterile desiderio di rivalsa verso l’emblema della politica all’italiana, quanto perché forse davvero si riuscirà a togliere il coperchio (almeno un pezzettino) sul vero problema di questo paese: non gli eletti ma gli elettori.
Sicuramente la stragrande maggioranza degli italiani non vorrebbe come ministro della giustizia Clemente Mastella, alcuni perché vorrebbero magari l’ing. Castelli, altri perché preferirebbero un giurista in quell’incarico. Ma l’ormai ex ministro è in quella posizione, anche in quella di parlamentare, a pieno diritto, perché è espressione di una fetta di elettorato fedelissimo. E sarà eletto per sempre, fino alla fine dei suoi giorni nel collegio blindato che rappresenta.
E come si ottiene un collegio elettorale a prova di bomba? Esattamente facendo quello che ha fatto il nostro: creando una rete di clientele, favori, strette di mano, nomine in enti pubblici, clientelismi, baci, regali, matrimoni, battesimi e sagre della porchetta.
La rilevanza penale di questi comportamenti sarà stabilita dalla magistratura. Ma la rilevanza morale e soprattutto politica ed etica è chiarissima. E’ un sistema che funziona solo per chi è parte dell’ingranaggio e a totale e gravissimo danno del sistema Stato. Mercato, concorrenza, meritocrazia, circoli virtuosi, obiettività, correttezza, rigore, ecc… Tutti questi sono termini incompatibili con il sistema creato e purtroppo sono anche i soli principi che ci potrebbero tirare fuori dalla palude in cui ci siamo arenati. Fino a quando non si riuscirà a creare una coscienza comune convinta di questo, disposta a rinunciare in prima persona al pezzettino della torta che, a chi più e a chi meno, a tutti noi spetta o potrebbe spettare in futuro, non si vedono grandi soluzioni.
Le lottizzazioni nella sanità sono una realtà italiana, di tutta l’Italia, dal Veneto alla Sicilia. Avere un medico scarso ma con la tessera di partito giusta nella tasca del camice non credo che farebbe piacere a nessuno di noi. E ovviamente la sanità non esaurisce purtroppo gli ambiti di applicazione del principio espresso.
Ma non è solo Lady Mastella il male di questo Paese, che non rassegna le dimissioni da presidente del consiglio regionale della Campania, probabilmente dirigendo le sedute dal tinello, ma un elettorato troppo incline al compromesso, alla scelta di comodo ed a trovare legittimazione delle proprie scelte sbagliate (in cui effettivamente non crede) in ideologie ormai morte e sepolte.
La paura che sale come un brivido lungo la schiena è che davvero, alla domanda su quale sia per l’elettore il vero Italian Dream, più della metà risponda “l’assistenzialismo!” Lorenz."
Mi scrivi anche piuttosto bene...
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