io sono un barbaro
mi spiace, anzi non mi spiace per baricco, ma io sono un barbaro.
mi piacciono le sequenze di esperienze, i sistemi passanti, i non-luoghi. mi piace fare molte esperienze veloci, faccio surf nella rete, con un ciambellone di gomma intorno ai miei immensi fianchi per cercare di non annegare quando finisco in mare.
ogni tanto però, non surfo ma mi immergo. sto un po' in superficie, ma poi vado giù. che tipo di barbaro sono?
entro nei villaggi periferici dell'impero vestito come attila il flagello di dio, ma non distruggo. trasformo.
A come atrocità, doppia T come terremoto e tragedia, I come ira di dio, L come lago di sangue, A come adesso vengo e ti spezzo le corna.
respiro con le branchie di google, ma neanche tanto bene. ogni tanto esco dall'acqua per prendere aria. ma boccheggio e mi rituffo. non so manco nuotare benissimo, e non ho ancora capito se sono mammifero o pesce. forse sono anfibio.
in una cosa ha ragione baricco. tutti siamo soggetti ad una mutazione culturale.
però la mutazione può prendere una strada negativa o una positiva. come nei film "barbari" americani o nei fumetti. ci sono i mutanti buoni e i mutanti cattivi. ci sono gli xmen buoni e quelli cattivi. quali sono quelli buoni e quelli cattivi? come si distinguono? ci sarebbero da scrivere libri, ma tranquilli, tutto è molto più complicato di quello che sembra. megatron dei transformers è cattivo, bumblebee è buono. woverine è buono o cattivo? più buono che cattivo. e magneto è cattivissimo. è cattivissimo perchè schiavo del suo potere.
così, genericamente si potrebbe dire che i mutanti cattivi sono quelli che non dominano con la propria formazione "civilizzata" (in antitesi alla "barbarie", che brutte parole...) la mutazione. ma barbari cattivi sono anche quelli che non accettano la mutazione, per rimanere "civilizzati puri". insomma, è tutto un gran pasticcio.
non leggete il libro di baricco. è snob, arroccato in una posizione anziana. osserva i barbari con superbia, da intellettuale di sinistra che ha distrutto la sinistra, lui sì, come un barbaro. la sinistra si deve "imbarbarire" per sopravvivere. quanto mi fa schifo questa definizione, "barbarie". non è giusta, è arrogante.
civiltà vs. barbarie era quella dei conquistadores spagnoli che convertivano i "barbari" indios sudamericani nel xvi secolo? o i colonizzatori inglesi, "civilizzati", che inserivano il concetto di proprietà privata in africa, tra i "barbari" masai?
è vero ci stiamo trasformando. surfiamo e non approfondiamo. preferiamo l'esperienza multiforme e superficiale alla fatica calvinista della ricerca. ma è anche vero che le due cose si possono combinare. e se si combinano, il risultato non è quello che ci si "imbarbarisce",. ma si muta, e si diventa più "civilizzati". ricercare surfando.
la sinistra deve mutare e mutarsi, sennò che sinistra è? una sinistra mutante, ci vuole. che domini il cambiamento con le armi della cultura. ma che lo usi. una sinistra che respiri con le branchie di google, per dirla alla baricco.
vabbè, ne ridiscuteremo.
intanto, fatevi un'esperienza barbara. il caldo squaglia. uscite. prendete la macchina e ficcatevi in un megacentro commerciale. un sistema passante, con 220 negozi e possibilmente un cinema. girate, freschi di aria condizionata. fate shopping. mangiate da macdonald's, oppure da anema e cozze, e poi infilatevi nel cinema e vedetevi il cavaliere oscuro, il nuovo batman. ottimo film. altro che i fumettoni di tim burton dei primi due batman (non considero gli altri, perchè polpettoni "barbari" senza storia). qui siamo nell'iperrealismo, con innesti di fumetto. bene e male si confondono, gotham city è un incrocio di metropoli all'americana, buia e violenta, joker non è lo scanzonato nicholson del primo batman, ma un pazzo psicopatico vero, interpretato da un ottimo heath ledger, morto suicida durante le riprese. sarà lo spirito del joker?
crudo, violento, ambiguo, il film di christopher nolan è riuscito a riportare batman al contemporaneo. niente lazzi, solo cinema vero e un antieroe.
non leggete il libro di baricco.