11.12.08

giovanni sollima live@auditorium parco della musica, roma

giovanni sollima è un violoncellista di palermo. avrà 45 anni, forse qualcuno di più.

l'ho visto suonare per la prima volta una sera di tiepida primavera in una piazzetta della kalsa, a palermo, vicino all'antica focacceria san francesco. avevo un panino ca meusa (maritato!) in mano e cercavo di bermi una birra.

su un palco buttato là un po' a caso, in queste cose palermitanamente cialtrone, ma sublimi, gs insieme a un gruppo di giovanissimi violoncellisti, senza amplificazione, improvvisava un concerto in sostegno di rifondazione comunista (ancora esistente) prima delle elezioni che portarono al potere l'ultimo sciagurato governo prodi.

tralasciamo la politica nella sua melma puzzolente, e parliamo di gs: un concerto assurdo, quello a palermo. oltre a pezzi scritti da lui che regalano alla musica contemporanea italiana un compositore al livello di stefano bollani, o ludovico einaudi, gs tira fuori una vena di follia incontrollabile eseguendo, solo con archi, enter sandman dei metallica, purple haze di jimi hendrix e human behaviour di bjork, quest'ultima solo violoncello e la voce di una ragazza, che poi abbiamo scoperto essere la figlia diciannovenne (allora) di gs. impressionante. goffo, scoordinato, cialtrone e sublime come la città da cui proviene, gs ti penetra e coinvolge come un artista rock. mai vista una cosa del genere.

ieri sera, romaeuropafestival ha deciso di chiudere l'edizione 2008 proprio con un concerto di gs. situazione molto più istituzionale, con fighettame radical chic romano in sala, gs sempre cialtrone e sublime, come la sua palermo. un'orchestra d'archi composta da ragazze e ragazzi giovanissimi, un direttore pazzo, una violoncellista brava e intimidita dalla foga rock 'n roll di gs. bravissimi, strepitosi eccezionali, punk. a lui cascano gli spartiti continuamente, come si muove fa cadere un leggìo, cammina imbracciando il violoncello in giro per quella piazza d'armi che è la sala santa cecilia. incredibile il pezzo suonato a quattro mani su uno stesso violoncello da lui e lei. un rapporto sessuale impetuoso tra i due.

detto ciò, nella sala santa cecilia si sente male. sarà bella, sta roba di renzo piano, ma se non si sente ci sarà un motivo. i musicisti hanno microfoni e spie!! in una sala da concerto!! per questo motivo e per la grandezza eccessiva della sala, la potenza di gs e dei suoi compari un po' si disperde nell'aria. ma tant'è, è comunque travolgente.

amo palermo (per tanti motivi...) e la sua cialtroneria e il suo splendore. amo, quindi, gs.

Nessun commento: