6.1.08

fiocchi di neve




succede una cosa strana. che scopro in questi giorni. che i fiocchi di neve sono fatti da una marea di piccole o piccolissime strutture cristallizzate identiche a quelle che si vedono disegnate nei libri, o ricostruite in immagini tipo questa.

il freddo e il buio sono la cosa più bella della montagna. la faccia infiammata dal freddo e il caldo delle baite. il male alle gambe. l'idea di dormire alle 5 del pomeriggio, poi bere delle grappe, poi mangiare, poi bere delle altre grappe. ridormire alle 10 di sera. la giacca a vento ricoperta non di fiocchi di neve ma di migliaia di piccoli cristalli strutturalmente perfetti: mai vista una cosa simile. integri e intatti, scendono e si poggiano ovunque.

mentre li guardo cadere e alzo la faccia verso il cielo perchè mi si posino sulla barba, sugli occhiali, sul naso, sulla bocca, penso che quelle piccole particelle d'acqua congelata in ricami meravigliosi assomigliano a quelle immagini colorate che si vedono quando si chiudono forte gli occhi e ti passano davanti, nel nero delle palpebre; un nero che fa paura, ma che quelle forme fanno diventare più sicuro.

mentre gli alberi diventano d'argento, metto i pixies nelle orecchie e mi faccio un'altra discesa.

2 commenti:

Andrea Scwhendimann ha detto...

il lardo e miele delle 5.
sizza nella bufera.

tornato oggi...

Anonimo ha detto...

andate a cacare.