wall-e
la prima mezz'ora di wall-e è così poetica e commovente da essere, solo lei, un piccolo capolavoro cinematografico. qualcuno ha parlato di charlie chaplin in tempi moderni. io parlo di straordinari sceneggiatori. e trascuro la parte tecnologica, che ormai è in grado di riprodurre a un livello impressionante la realtà modificata dalla fantasia.
però non vorrei tanto parlare nello specifico di wall-e. è un film straordinario, con una sceneggiatura pazzesca, in particolare quella prima mezz'ora di grande cinema. poi diventa un po' action movie, ma comunque funziona alla grande, ti tiene in attesa e curiosità fino alla fine. i rimandi a 2001 sono molti, così come quelli ad E.T.
ma quello che mi interessa di più è cosa significa il successo di questo film. provate a pensare ai grandi film popolari (hollywoodiani) degli ultimi 10 anni. sono di genere. dei buoni thriller, dei buoni action movies, dei buoni fumettoni. teniamo fuori il cinema d'autore, che è comunque di nicchia.
tra questi grandi filmoni hollywoodiani, il cinema di animazione è, direi sicuramente, la cosa più interessante che c'è. in primis la pixar. sceneggiatori e registi della pixar, oltre che disegnatori, grafici, esperti di tecnologie, sono tra i più straordinari creativi che ci siano in giro per il mondo. e regalano al cinema tutto, non solo al cinema di animazione o a quello per ragazzi, al cinema in generale, momenti di poesia e di arte che, in blockbusters come questi, non si trovano.
se leviamo il cinema d'autore, appunto, cosa c'è di interessante e di "artistico" nel mondo cinematografico? qualcosa di veramente globale e artisticamente qualitativo?
sensibilità, poesia e arte caratterizzano questa nouvelle vague del cinema, guidata dal cinema di animazione, che si è impossessato di artisti, e non solo di professionisti del cinema.
arte. (guardate i titoli di coda di wall-e). e grandi soldi. questo fa la pixar. chi altri sa coniugare così bene arte, cultura, qualità e denaro? secondo me nessuno.
chapeau.
1 commento:
Masemo, spara il post su Obama, che aspetti???? Lorenz
Posta un commento