parigi-torino-londra
è un periodo così, di viaggio.
scrivo questo post da una londra piovosa e fredda, gotica e lugubre come non me la ricordavo. from hell.
la settimana scorsa mentre camminavo per parigi pensavo che le due città in fondo si somigliano. ed effettivamente è abbastanza così. con delle differenze sostanziali, naturalmente.
londra è più nordica. parigi più "europea". londra subisce l'influenza di stare su un'isola: i londinesi, gli inglesi, sembrano un po' matti. quando mi guardo in giro, osservo i loro visi, mi viene in mente highlander. mi vengono in mente i barbari medievali. mi vengono in mente baccanali orgiastici, e robin hood. l'immigrazione ha fatto diventare londra una città multiculturale, sufficientemente integrata. ma quell'atmosfera dark, ottocentesca, industriale, da jack lo squartatore la mantiene.
parigi è fighetta. leccata. chic. londra è trendy. ma sotto ha un cuore marcio.
parigi è pulita, e ci sono gli insopportabili parigini. anche se, la breve passeggiata che ho fatto la settimana scorsa mi ha rivelato finalmente un pizzico di banlieu. prima non avevo mai visto questo aspetto. l'unica cosa che era evidente, vagando per la rive gauche, era che un gruppo di fighetti alla the dreamers di bertolucci avevano fatto il '68. ora, si moltiplicano gli immigrati a vista d'occhio, e la città mostra un nuovo, reale sottoproletariato urbano. scoppiano le periferie, e si sente. le vetrine chic sono quasi ormai meno evidenti dei kebabbari. il marcio che trasuda londra a parigi non lo sento. a parigi c'è forse una nuova lotta di classe. a londra un lato oscuro, che mi affascina.
a londra, i baccanali medievali si trasformano nel night-clubbing. ascoltate burial mentre siete qui, e sbroccate.
a parigi parlano una lingua insopportabile. non mi piace il francese! adoro l'accento sguaiato inglese, di londra.
in tutto ciò ci infilo torino. fighetta come parigi, ma dark come londra. una città magica come londra, una città con mille contraddizioni e una nuova lotta di classe come parigi. una città di frontiera, provinciale, come non è nè londra nè parigi. una città con un cuore marcio che pulsa per la confluenza di tre fiumi. una città piena di verde e sole in primavera, quando il valentino sprigiona quel profumo di erba tenera ovunque. contraddizioni e persone che rendono torino una città geniale.
l'unica altra città dove potrei vivere in italia è torino.
ma forse è venuto il tempo di metter in atto quello che dico da 10 anni e non ho mai fatto: andarsene, almeno per un po'.
scrivo questo post da una londra piovosa e fredda, gotica e lugubre come non me la ricordavo. from hell.
la settimana scorsa mentre camminavo per parigi pensavo che le due città in fondo si somigliano. ed effettivamente è abbastanza così. con delle differenze sostanziali, naturalmente.
londra è più nordica. parigi più "europea". londra subisce l'influenza di stare su un'isola: i londinesi, gli inglesi, sembrano un po' matti. quando mi guardo in giro, osservo i loro visi, mi viene in mente highlander. mi vengono in mente i barbari medievali. mi vengono in mente baccanali orgiastici, e robin hood. l'immigrazione ha fatto diventare londra una città multiculturale, sufficientemente integrata. ma quell'atmosfera dark, ottocentesca, industriale, da jack lo squartatore la mantiene.
parigi è fighetta. leccata. chic. londra è trendy. ma sotto ha un cuore marcio.
parigi è pulita, e ci sono gli insopportabili parigini. anche se, la breve passeggiata che ho fatto la settimana scorsa mi ha rivelato finalmente un pizzico di banlieu. prima non avevo mai visto questo aspetto. l'unica cosa che era evidente, vagando per la rive gauche, era che un gruppo di fighetti alla the dreamers di bertolucci avevano fatto il '68. ora, si moltiplicano gli immigrati a vista d'occhio, e la città mostra un nuovo, reale sottoproletariato urbano. scoppiano le periferie, e si sente. le vetrine chic sono quasi ormai meno evidenti dei kebabbari. il marcio che trasuda londra a parigi non lo sento. a parigi c'è forse una nuova lotta di classe. a londra un lato oscuro, che mi affascina.
a londra, i baccanali medievali si trasformano nel night-clubbing. ascoltate burial mentre siete qui, e sbroccate.
a parigi parlano una lingua insopportabile. non mi piace il francese! adoro l'accento sguaiato inglese, di londra.
in tutto ciò ci infilo torino. fighetta come parigi, ma dark come londra. una città magica come londra, una città con mille contraddizioni e una nuova lotta di classe come parigi. una città di frontiera, provinciale, come non è nè londra nè parigi. una città con un cuore marcio che pulsa per la confluenza di tre fiumi. una città piena di verde e sole in primavera, quando il valentino sprigiona quel profumo di erba tenera ovunque. contraddizioni e persone che rendono torino una città geniale.
l'unica altra città dove potrei vivere in italia è torino.
ma forse è venuto il tempo di metter in atto quello che dico da 10 anni e non ho mai fatto: andarsene, almeno per un po'.
8 commenti:
Lo so che il mio parere lascia il tempo che trova, comunque...:
1) Torino, non ci sono mai stata ma la tentazione di farci uno zompo è forte.
2) Londra, meno ci vado meglio è. Mi piace l'architettura di Foster (ma forse questo è colpa dell'influenza malefica di mia sorella), mi piacciono i musei e persino i teatri, ma la gente no.
3) Parigi, datemi un motivo per trasferirmi e lo faccio all'istante! I parigini con me sono sempre stati estremamente gentili, come tutti i francesi che conosciuto in generale, nonostante io non parli il francese...
Marina
milano subito capitale d'europa!
cmq per forza che i francesi ti trattano bene: hanno un occhio di riguardo per le italiane!
gli italiani invece fanno a botte coi coetanei francesi, non c'è storia. odio parigi.
molto meglio gli inglesi, grezzissimi che con due birre (annacquate) ti raccontano la storia della loro vita....
milano fa cacare
Sì, concordo: Milano, mi spiace tanto, è grigia, triste e noiosa!
E comunque in genere mi trattano bene anche le donne francesi: ahò, ma fossi simpatica!
Marina
Dai, Max, non te ne andar.
Abbiamo ancora un uscita in sospeso.
((((su milano ero ironico))))
Da Torinese felicemente trapiantato a Milano mi sento di condividere le vostre opinioni estetiche/sociologiche. Lavorare poi è tutto un altro paio di maniche... Torino è una città ingessata ed economicamente decadente. E la mentalità "bogianen" per chi fa l'imprenditore è quanto di peggio.
Comunque il Valentino mi manca. Lorenz
Ho trovato questo post per caso girando su google...e mi ha affascinato... io sono di Torino, adoro questa città, i suoi locali, le piazze illuminate di notte, il Valentino, l'architettura dei palazzi... sono andata a Milano parecchie volte e non vedevo l'ora di scappare via...Torino invece è magica.
A dicembre andrò a visitare Parigi e poi finalmente Londra...amata Londra...sento la sua atmosfera da qui e ne sono irrimediabilmente attratta, devo andarci assolutamente.
Roberta
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