1.9.08

la versione di massimo - montreal, quebec (reprise)



dopo lo shock di ev live (che ancora non supero...ho trovato una foto del suo concerto solo, qui sopra!), cerco di riprendermi e di raccontare ancora qualche pensiero su montreal, provando a non ripetermi e a riannodare i fili con il post precedente.

si diceva di musica anni 80, di rafani, di nightclubbing e cultura.

montreal è tutto questo, comprese le donne rafano.

nella vecchia montreal si inseguono gallerie d’arte all’avanguardia; la più interessante, per me, è quella di yves laroche. uno stanzone in un palazzo antico mostra soprattutto lavori di pittura contemporanea di artisti stravaganti. costosi, ma belli. belle le pubblicazioni.

il museo di arte contemporanea ci invita per la triennale di arte contemporanea quebecchese. non male. soprattutto il lavoro di emanuel licha mi colpisce: semplice, diretto, violento, un turista di guerra (progetto war tourist) gira con telecamerina digitale per raccontare i disastri di guerre, scontri, e anche catastrofi naturali peggiorate dall’uomo (katrina).

basta cultura.

ci rimpinziamo di pollo alla griglia, pancakes al mirtillo, alla ricerca di caffè espresso, o meglio fatto con la moka, ma è per ora impossibile. andare a zonzo per montreal è affascinante: la petite italie, con i bar sport uguali a quelli paesani italiani, la vista da mont royal...

un fiorellino di uomo, affascinanto dallo charme latino di edo, ci trova la macchina, finalmente, per partire per la nostra “avventura” nel resto del quebec, così si avvicina l’addio a montreal. convinco il mio compare a una ultima serata, ma questa volta grunge, metallica, rock ‘n roll, nel cuore alternative di montreal. ci infiliamo in questo locale, les foufounes electriques (le chiappe elettriche...sarà mica un locale gay...). età media, 15. eppure bevono, e non potrebbero. ci sono i controlli, ma li aggirano. pienissimo di gente. alle pareti manifesti di concerti punk di ogni genere.

una tossica mi si avvicina: “hai della coca, dell’extasy?”. io mi fumo una sigaretta, e le dico di no. ecco, in questo tempio della “trasgressione” adolescenziale, ci proiettiamo nella zona di musica a palla e ballo, e cosa mette il dj? ac/dc, la isla bonita, i love rock ‘n roll, ecc...come alla festa anni 80 dell’altra sera. i dubbi aumentano. ma com’è che questi ascoltano e si esaltano solo con sta musica qui?

la mattina presto, ci presentiamo dal fiorellino e ci prendiamo la macchina. partiamo, per risalire il san lorenzo.

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