28.11.07

che ne sarà di virginia? - 7a puntata

buio.

battito cardiaco.

respiro affannato.

urlo.

dove sono?

virginia ha gli occhi sbarrati, ma non vede. cieca. il respiro è leggero e veloce. nel buio vede elio.

urlo.

luce improvvisa. si guarda intorno, stordita. è in camera sua, la luce sul comodino accesa, ma è notte. la sveglia di hello kitty segna le 3.40 del mattino. ma piazza del popolo, elio? ELIOOOOOOO...

in un attimo è presa dal panico, si alza dal letto, si imbatte nello specchio, ci si riflette e tutto sembra normale. ma che è successo? il dito si avvicina allo specchio ma non c’è altro che la sua immagine riflessa.

bisogna rimettere a posto i pezzi, devo ricostruire tempi e luoghi, devo capire che cazzo è successo.

appoggiare la testa sul cuscino significa viaggiare con il re dei sogni. ed è proprio quello che accade. nel sonno, immagini strane si affacciano: riky, un cavallo in un deserto, cristiana e riky che si baciano su un tram, elio che le sorride e poi elio che nuota in un lago, poi nebbia. tutto è così reale, e tutto è cosi strano.

gli occhi si riaprono di colpo, sua madre la sveglia. ora di scuola. ma il buco temporale che passa tra ieri pomeriggio a piazza del popolo e stamattina proprio non torna.

il percorso per la scuola lo fa meccanicamente, senza pensare, immersa nel tentativo di ricostruire quelle ore di buco. il primo pensiero è quello di chiamare elio. il cellulare. il numero di elio non c’è. era sicura di non averlo fatto, ma probabilmente in un momento di rabbia e odio nei suoi confronti ha cancellato dalla sim tutto quello che lo riguardava. il secondo tentativo è la telefonata a cristiana, che era con lei, ieri.

il cellulare di cristiana pompa una suoneria con eros ramazzotti.

- oiii...

- ehi...

- oh cri, scusa se ti faccio sta domanda, ma elio come sta?

quella sensazione di malessere legata ad elio non le passa.

- elio? e chi è elio

- cri, non fare la cretina, elio g.

- vi, io non conosco nessun elio

- ok, ok, cri...ciao

che scherzo del cazzo. porca miseria non mi ricordo il numero di elio a memoria. chiamo nicolas. nicolas è il migliore amico di elio. è carino, pure lui fanatico di quella musica rock anni 80, non heavy metal, non solo almeno. abbiamo fatto un sacco di uscite insieme io elio, lui e claudia, la sua ragazza.

suoneria con i finley a palla. eh, si, a differenza di elio, a lui piace pure sta roba qui.

- ehi, vi, è un po’ che non ti sento...

- ciao ni...come stai?

- bene bene, molto incasinato...

- senti vengo subito al dunque, scusami ma sono agitata per una cosa...elio, come sta?

- elio? vi, ma chi è elio?

lo scherzo è bello quando dura poco.

- ascolta nicolas, non ho tempo di stare dietro a sto scherzo del cazzo, elio, come sta?

- vi, stai calma, io elio non lo conosco.

- E ALLORA CON CHI CAZZO SONO USCITA IO PER UN ANNO, CON TE CON LUI, MI AVETE ROTTO IL CAZZO!

- vi, io e te non siamo mai usciti insieme e elio non so chi sia.

insomma perchè tutti la prendono per il culo? virginia vuole solo sapere come sta elio, e forse chiedergli di accompagnarla al concerto dei finley, riallacciare un rapporto che sembrava ormai perso, ma che stanotte, proprio ora, ha deciso che invece forse possono essere almeno amici...e riky? ah, riky. beh, forse con elio lo può riallacciare un’altra volta il rapporto, ma intanto capire perchè tutti la prendono per il culo. e elio, dov’è???

le lacrime solcano come un aratro le guance di virginia. il portone della scuola è aperto come la bocca di un grande drago. è ora.

(continua...)

27.11.07

southparkizzati!


ci mancava solo questa....

non credo di dover commentare....

chi vuole southparkizzarsi può andare su www.sp-studio.de


25.11.07

fragments - peter brook

uno spettacolo diretto da peter brook è sempre un'esperienza. anche se, sinceramente, le ultime volte, da sizwe banzi est mort, aveva cominciato ad annoiarmi questo ripetersi sempre degli stessi canoni stilistici (niente scenografia, semplicità delle luci, pochi o nessun costume...). quello che più di tutto caratterizza l'arte di peter brook, secondo me, è il vedere l'anima degli attori che nelle sue mani superano la categoria di "attore" in senso stretto e diventano a tutti gli effetti, anche in palcoscenico, esseri umani.

non so se sono chiaro. forse no.

peter brook vede oltre l'attore, vede l'anima dell'uomo che gli sta davanti a recitare, e gliela tira fuori, con delicatezza, e dolcezza.

ecco. questi 5 frammenti che omaggiano beckett esprimono esattamente questo.

2 uomini e una donna. loro stessi, nelle scene mute e in quelle, difficilissime, parlate, non sono altro che loro stessi a dibattersi nel surrealismo ermetico di beckett. e ne escono con una carica emotiva fortissima.

devo però fare una menzione speciale per lei, kathryn hunter, una donnina piccola, storpia, bruttina...ma come una supereroina, lancia verso il pubblico una energia commovente che raramente mi è capitato di vedere.

quindi, dopo la mezza delusione di sizwe, mi sono riconciliato con peter brook. sarà perchè lo spettacolo durava solo un'ora?

23.11.07

a proposito di giovani su cui scatarrare su




sono in crisi di rigidità, e quando sono in crisi di rigidità mi riesce difficile sprigionare la fantasia ( non so manco se ce l'ho).


mi ha molto colpito la frase di andrea nel suo commento al post 2moro moro land, che mostra come il rapporto con le persone e con i mezzi di comunicazione producano un cambiamento nella percezione della realtà.
alla fine, dice andrea, quando con i miei amici ci beviamo una birra e chiaccheriamo, del delitto perugia commentiamo al massimo che amanda è una stragnocca.

ci penso su e dico: minchia, è vero...anche a me che di anni ne ho 32 questo è quello che mi rimane in testa di tutta la vicenda.

massimo coppola mi è sempre stato sul cazzo con quella sua arietta supponente e radical chic, ma bisogna dargli atto che ISBN Edizioni è una ottima casa editrice e pubblica quasi sempre cose interessanti; ho ormai letto diverse robe, da contro ratzinger 1 e 2, a metapop, da interviste extraterrestri ad accusare, quello tutto di foto.

ho recentemente letto italian fiction di tale michele vaccari, ragazzotto dell' '80 che racconta la storia omicida tra un hardcore warrior e una cosplay. sapete di che sto parlando? di sottocultura pop giovanile. è scritto in maniera ipnotica, drogata e piuttosto autocompiaciuta, però alcune parti non sono male, il libro scorre e un pochino spiega perchè mi è rimasto in mente che amanda, alla fine, è proprio una bella gnocca. ha ucciso qualcuno? ah già...

18.11.07

poche parole scritte di corsa ma tirate fuori dal profondo del cuore

a volte basta poco per scassarsi la minchia.

io ci metto pochissimo.

ecco. mi sono scassato la minchia.

16.11.07

2 moro moro land (sui giovani d'oggi ci scatarro su)


ero indeciso su come intitolare questo post, se prendere spunto dallo splendido pezzo degli afterhours oppure...alla fine ho deciso per tutti e due.

oppure...

in questo post vi rivelerò perchè ho pensato di chiamare "2morrowland" questo blog e perchè il sottotitolo sia "tifiamo rivolta!"

l'idea di fare un blog mi è venuta dopo gli scontri delle banlieu parigine di qualche anno fa, tan'tè vero che il primo post in assoluto si intitola per gioco e prende spunto dalle lotte di parigi, e in realtà non è un post, ma una "prova di post".

sentivo l'esigenza di esprimere pubblicamente (non preoccupandomi di interessare agli altri) un qualche disagio mio, e mi sembrava che le rivolte delle banlieu rappresentassero esteriormente quello che io provavo in quel momento della mia vita.

contemporaneamente, ero uscito dall'esperienza devastante di un concerto dei lightning bolt, un gruppo cult americano che segna un solco indelebile in chi lo ascolta: o rigetto o innamoramento. e anche quello mi sembrava che rappresentasse bene il mio stato d'animo.

uno dei pezzi del loro straordinario lavoro hypermagic mountain si intitola 2 moro moro land (vedi il video di questo post). ed ecco che compare il nome del blog: 2morrowland.

questo lungo preambolo per dire che.

perugia inferno di dante, garlasco, la battaglia di roma ultrà, amici di maria de filippi (è la prima volta che cito). sono questi i ggiovani d'oggi? l'informazione disegna così e inventa categorie romane, i ggiovani, la ggente. e omologa e omogenizza. perversamente attrae, e vomita. e io non sono più ggiovane, oramai.

le banlieu sono diverse dalla battaglia di roma.

e allora, come sarà la terra di domani?

13.11.07

rino gaetano

ebbene sì, è successo. ieri sera sono arrivato a casa a un'ora decente e ho visto, non proprio dall'inizio, ma quasi, la seconda parte del film per la tivù rino gaetano, sulla vita del celebre cantautore italiano. e ho capito perchè non avevo mai visto per intero una fiction rai o mediaset.

mettiamo le cose in ordine.

santamaria, che interpreta rino gaetano, è bravino. ha una bella faccia, simpatica e triste. ma tutto il resto del cast è imbarazzante.
la sceneggiatura è ridicola: frasi fatte, luoghi comuni, sentimentalismi da soap. peccato, perchè il soggetto invece è interessante.

non la conoscevo, ma la vita di rino gaetano è segnata da un fulmineo successo che lo porta, lui ragazzo di borgata figlio di immigrati del sud, alla ribalta del mondo discografico italiano, giocandosela con venditti, de gregori, renato zero. la sua musica tendenzialmente non mi piace, ma non si può non riconoscergli, per quei tempi, gli anni 70, uno spirito anarchico e divertito, che lo porta a stare fuori dallo schema "ribelle di sinistra" e quindi "potenziale terrorista" e contemporaneamente del "borghese", schema che che piace tanto agli autori di fiction italiana.

la definizione che dà santamaria di gaetano, "jim morrison italiano", mi pare eccessiva, dato che, per lo meno, gli manca il lato hippie, quello ammaliatore di folle, quello sensuale. rino gaetano è invece un giullare, che con un'ironia sferzante, attacca il potere, le caste, gli schieramenti utilizzando melodie pop e orecchiabili. insomma un personaggio irriverente e simpatico, che, dopo un'inizio strabiliante, si perde nei meandri delle case discografiche e del successo. debolezza? solitudine? depressione? dalla fiction viene fuori che il suo animo gentile e bambino gli fa percorrere strade che poi diventano sbagliate.

insomma un personaggio bello, interessante, raccontato male dal film per la tv, ma che, nonostante tutto, mantiene la sua immagine.

11.11.07

che ne sarà di virginia? - 6a puntata

mi chiamo elio. ho 18 anni. mi piacciono i serial americani e sono innamorato di virginia, ma lei mi ha lasciato quando ha deciso che ero troppo buono per lei. elio io ti voglio bene, mi ha detto, ma io ho bisogno di provare emozioni forti e tu non me le fai provare. sei un bravo ragazzo, mi ha detto, sei carino, mi tratti bene, sei intelligente e simpatico, ma io voglio...non lo so che voglio, mi ha detto. ci sono rimasto male. la penso ancora. spesso con il motorino mi aggiro nei posti dove andavamo sempre. siamo stati insieme un anno. la mia storia più importante. la cerco fuori da scuola, tutti i giorni, ma non la vedo mai. si nasconde da me.

l’altra sera stavo guardando heroes, la nuova serie sui supereroi, e ho pensato che anch’io vorrei dei superpoteri. vorrei il potere di teletrasportarmi da lei e convincerla che... le messaggerie musicali. ci venivamo sempre a comprare qualche disco. fuori c’è un gran casino di gente. mi hanno detto che virginia adesso si vede con un tizio che si chiama silvio, ma a me sembra uno sfigato. questa folla mi rompe veramente le palle. voglio andare nel negozio metal che sta in quella traversa di via del corso. ci sono gli anfibi e le giacche di pelle molto heavy stile anni 80. virginia mi odiava quando le facevo sentire quella roba tipo gli iron maiden. ma mi piacciono, anche se sono vecchi. ecco. troppo belli i collari con le borchie. certo se me li metto io faccio ride., però son fighi. la maglietta can i play with madness? vabbè, facciamo i seri, che ho i problemi io. spendere quei 4 soldi che mi dà la mamma ogni settimana mi fa stare meglio e non penso a virginia.però sto bordello in via del corso...oh, c’è cristiana, che guarda la vetrina...non è che c’è anche vi...vero? no, scappo. no, vado. no. non ce la faccio. vado...oh...ma quello è quel riki, e che ci fa con cristiana.aspe’...si guardano, non è che...aspe’, aspe’, mi fermo e qui e guardo un attimo...cazzo ma c’è anche vi....con silvio, stanno parlando. mo’ vado e li ammazzo tutti. no ma che dici, elio. sta calmo. riki se ne va, silvio piange, cristiana immobile, ma che succede....oh....oooooooooooo.....ma vi, ma quel fascio di luce che le esce dalle mani, ma ch...

elio si avvicina, lentamente, cristiana si è allontanata e silvio ha lasciato virginia da sola. in un attimo elio è da lei.

quanto sei bella vi...ciao......

virginia si gira. ciao e’...

gli occhi di virginia hanno una luce strana, blu, che trafigge come una freccia tirata da un arco teso. lentamente il suo corpo si alza e lo sguardo lo penetra. sembra che tutto il resto del mondo che gira loro intorno non veda nulla di quello che sta succedendo. ma la luce blu sparata dagli occhi di virginia in quelli di elio c’è, eccome.

virginia cosa mi stai facendo?

virginia non risponde.

intorno a elio non c’è più niente e piazza del popolo non esiste. c’è un deserto enorme e grigio. lontano un cavallo bianco e sopra virginia. elio rincorre il cavallo perchè sente che quella è la direzione giusta. virginia gli fa cenno di andargli dietro.

il deserto diventa colline, e poi praterie verdi. elio corre e non sente la stanchezza. in fondo alla valle c’è un lago. elio si tuffa e anche virginia. l’acqua è tiepida. giocano. e si baciano. elio la ama. forte.

il colore del lago, prima verde, si imbrunisce. di colpo cala una nebbia, densa.

virginia. dove sei.

un tentacolo alla caviglia, tira come una furia, lo tira giù in acqua. aria. ho bisogno di aria.

i polmoni si riempiono di acqua e un calore, subdolo, gli penetra nelle ossa.

elio, nebbia e acqua diventano la stessa cosa. un vortice.

10.11.07

pj harvey - white chalk

Come si può non parlare del ritorno di Pj Harvey? Dopo alcune prove non proprio esaltanti, Polly Jean scopre una vena che sembra aprire nuove strade. Abbandonate le conturbanti atmosfere dei leggendari Rid of Me, Dry, Is this desire?, superate le difficoltà del successo interplanetario con Stories from the cities e Uh Huh Her, con White Chalk, la più autorevole rappresentante del rock d’autore mondiale si racchiude in se stessa e per la prima volta affronta melodie intime, trascurando il suo strumento, la chitarra, e utilizzando sussurri di pianoforti e archi. La voce non è violenta, sembra arrivare dall’aldilà, così come lei stessa, che sulla copertina è rappresentata come il fantasma di se stessa: uscita da uno spettacolo di Emma Dante? Un omaggio a Emilie Bronte? Quello che è certo è che la musica è bella e malinconica, va a pescare in una tradizione di blues ruvido e risulta spesso claustrofobica, certe volte troppo. A pensarci bene, il passaggio ricorda molto il lavoro che Nick Cave fece quando dopo Murder Ballads pubblicò The boatman’s call: quasi a dover pagare un pegno doloroso al grande successo ottenuto, Pj diventa austera e triste, si trasforma in una entità a-corporea, e la sua voce in un lamento. I ritmi sensuali e le evocazioni di sesso e desiderio disperato espressi con chitarra elettrica, basso e batteria sono lontani. Buona musica, come sempre, ma quanta ansia! anche noia?

8.11.07

spremuta di cervello (ippopp)


sono giorni infernali di continuo movimento fisico in su e giù per l'italia. e ho la sensazione di essere sull'orlo di bermi una spremuta di cervello. il mio.

l'ondata di pazzia adolescenziale o post-adolescenziale collettiva che i giornali ci propinano ogni giorno non fa che peggiorare le cose: un finlandese fascista che emula gli sciroccati di columbine, un gruppetto di pazzi internazionali che a perugia fanno festini e orge, cazzo ma chi lo sapeva che il capoluogo umbro era una specie di ibiza invernale in cui da tutto il mondo vengono studenti a farsi le canne, alcolizzarsi e fare casino. faccio fatica ad immaginare perugia come un girone dantesco di punkabbestia e studenti schiffarati, come dicono a palermo, che si strafanno dalla mattina alla sera. tra l'altro, come se lo facessero solo lì. ma non entriamo nell'indagine sociologica che il mio cervello spappolato non riuscirebbe a reggere.

però, guai a confondere pazzia con follia creativa. e la follia creativa di questo gruppo di pazzerelli torinesi che si chiamano bounty killART di cui potete ammirare il video sublimemente demenziale qui sopra, ricorda i primi beatie boys in acido, oppure un film demenziale anni 90. uno di loro è il geniale inventore del soprannome "cavour negro" per il nostro amico EDO.

la mia spremuta di cervello me la bevo insieme ai bounty killart, che si bevono il loro, di cervello con il ritmo dell'ippopp.

5.11.07

madrid

la lonely planet con atteggiamento imperialista e capitalista americano (ma sono australiani? boh..) impone dei diktat ai quali difficilmente ci si può negare.

da non perdere a madrid:

- le tapas nei bar. fatto. effettivamente ottimi, il mio preferito rimane sempre il pulpo a la gallega, per cucinare il quale ho imparato alcuni segreti: bollire il pulpo in acqua salata con foglie di alloro; una volta bollito e intererito, cuocerlo per ulteriori 15' in un brodo fatto con il dado. il condimento, oltre che olio e paprika dolce (pimentòn) prevede il sale, ma quello marino grosso, non quello fino!

- leggere il giornale e bere il caffè a plaza major. ecco lo stupido americano radical chic. in plaza mayor ci siamo stati, ma invece di bere il caffè abbiamo ammirato il miglior artista di strada mai visto: un ciccione enorme (gordo) travestito da spiderman che plasticamente prendeva le posizioni tipiche dell'eroe marvel. presto le foto. e poi non bevo caffè stronzo.

- visitare prado, thyssen e reìna sofia. abbiamo fatto solo il reìna sofia. di più non ce la posso fare. effettivamente l'impatto con guernica è piuttosto impressionante. ma tra tutti sti picasso, mirò, calder....non si sa a chi dare i resti.

- cioccolato e churros al san gimènes. noto bar madrileno in cui si mangiano churros e porras, pastella fritta dolce in bastoncini, intinte in una cioccolata calda fondente. direi ottimo.

- passeggiata a el rastro. megamercatone alla porta portese ma più simile alla fiera di senigallia, grande il triplo. oggettistica hippy, puttanate, cibo, niente mobili o antiquariato. comprato maglietta tipica con toro come ragazzino di elephant di gus van sant.

- passeggiata al parco del buen retiro. zompato.

- mangiare il pollo asado alla casa mino. niet.

però abbiamo: visto uno straordinario spettacolo di flamenco in un locale fumoso vicino al palacio real; passeggiato e bevuto al quartiere la latina, un incrocio tra trastevere e san lorenzo a roma, ticinese a milano, molto popolare; passeggiato alla chueca, quartiere radical chic e gay; assistito a uno spettacolo del festival de otono, diretto da heiner goebbles in uno spazio meraviglioso, un ex-mattatoio, el matadero; partecipato a una festa di compleanno di madrileni con annesso personaggio vip cubano, partecipante a l'isola dei famosi spagnola con carmen russo; visto il real madrid prendersi 2 pappine dal siviglia in tv; bevuto molta birra nei locali di la latina; mangiato il tipico cocido madrileno, cioè bollito di carne con ceci, in particolare ho gradito il chorizo rojo e il sanguinaccio, direi straordinario...; fatto shopping a el corte inglès.

insomma, 3 giorni di relax, ci siamo molto riposati....

1.11.07

fottuto halloween


ecco, se c'è una festa che mi fa incazzare è halloween.

ieri sera dei bambini del cazzo mi hanno citofonato al grido di "dolcetto, scherzetto", plagiati da un contesto pubblicitario che ci porta tutti come schiavi davanti agli stati uniti d'america, inventori della zucca a forma di faccia.

ma non è tanto questo, è che di feste del cazzo, tristi, ne abbiamo già un casino, natale, pasqua...

l'unico aspetto positivo di halloween sono i film "teenage horror" anni 80-90 che ci hanno accompagnato quando eravamo più piccoli.

che post poco interessante...

allora vi segnalo il link per le recensioni cinematografiche più fighe del mondo, i miei cari "bastardi di vivimilano". odiano il cinema, e come il critico di ratatouille, stroncano tutto...ma quando non stroncano, vuol dire che il film vale veramente la pena: ecco qui.

qualche giorni di fancazzismo per recuperare fisico e pensiero: un augurio per tutti.

29.10.07

ratatouille

questa volta i tizi della pixar l'hanno fatta veramente grossa.

nemo era un film per bambini che piaceva anche agli adulti, fatto con una tecnica straordinaria, una sceneggiatura di ferro. un classico.

gli incredibili era un passo avanti. una storia a cavallo tra l'infanzia e l'adolescenza, i fumetti, i supereroi. straordinario, ma di transizione.

cars è un piccolo passo falso. molto ben fatto come sempre, ma molto infantile, meno coinvolgente di nemo, ma meglio animato. (da non dimenticare, invece, lo straordinario corto iniziale, una sfida tra menestrelli nel medioevo...)

ratatouille è un punto di arrivo. la tecnica di animazione ha raggiunto livelli impressionanti: l'ambientazione è reale, i piani sequenza che inseguono il topolino che fugge e si arrampica dove trovi appigli sono incredibili. in aggiunta, gli sceneggiatori hanno costruito un intreccio raffinato, divertente, commovente, profondo, con riferimenti coltissimi, ma risate assicurate anche ad una visione superficiale. non racconto nulla della trama perchè leverei la gioia della scoperta. ma trattasi di cucina, e questo si sapeva, ma trattata come un'arte che coinvolge i sensi e la mente.

dialoghi strepitosi, un film vero e proprio, che piace agli adulti e ANCHE ai bambini, che evidenzia ancora più chiaramente le potenzialità straordinarie della animazione PIXAR (inparagonabile con chiunque altro, dreamworks in primis).

se non vince l'oscar come migliore animazione, butto una bomba a hollywood.

quando la pixar vincerà un oscar con un MIGLIOR FILM? credo presto...

25.10.07

che ne sarà di virginia? 5a puntata (scritta da v.)

La situazione è paradossale, pensa cristiana.

Ora vado da Vi e le spiego tutto. Ha l’aria troppo sconvolta e mi dispiace, ma cosa posso fare se non confessare?

Confessare cosa? Cristiana non aveva avuto finora il coraggio di parlare con l’amica di ciò che era accaduto dalla sera stessa che Riky era andato ad invitare Virginia al concerto dei Finley.

Non aveva avuto le palle per raccontarle che si erano messaggiati, che si erano incontrati un paio di volte per i corridoi della scuola e che tra loro percepiva una certa alchimia…

Ma non era stata in grado di parlare finora, e non era giusto nei confronti dell’amica che con lei era sempre stata sincera. Certo, pensava, sarà difficile raccontarle del bacio. Sì, quel bacio meraviglioso che si erano dati sull’autobus l’altro ieri pomeriggio.

Virginia capirà, si diceva Cristiana, capirà che a me lui piace più di quanto piaccia a lei e forse rendendosi conto che anche a lui piaccio..magari avremo addirittura la sua benedizione…

Mentre dunque Cristiana “sogna” un futuro di amore e pace, decide di andare verso l’amica per essere finalmente sincera.

Ma Virginia tutto aveva nella testa tranne la pace. Aveva visioni alla “Arancia Meccanica”, ultraviolenza contro l’amica fischiettando “singin’ in the rain”.

Appena si accorge che Cristiana, già rinominata Giuda, si sta avvicinando, comincia a correre via per via del corso, con le lacrime che le offuscano gli occhi permettendole a stento di schivare le persone che, ignare del caos che si era appena scatenato nella sua vita di sedicenne spensierata e incosciente, camminano guardando le vetrine.

Tanti pensieri nella sua testa:

-dove cacchio sto andando?

-torno indietro e la ascolto?

-ma perché silvio mi ha lasciata?

-sono diventata brutta?perchè non mi vuole più?

-torno indietro e la ammazzo di botte?

-ma casa mia e dall’altra parte!

-Riky, è infame pure lui, o è stato solo incantato da quella falsa meschina?

-ma sta laura che c’ha più di me?

-ah, c’ha le tette!

Ad un certo punto si ferma di colpo, non ce la fa più a correre, non ha più fiato, le tremano le gambe, ha bisogno di bere.

Si accorge di aver corso un bel po’, tant’è che si ritrova in piazza san silvestro. Pensa subito che in piazza c’è una fontanella. La raggiunge, beve, e si mette seduta sui gradini di un’altra chiesa, quella che fa angolo con via del tritone.

Piange ancora, e le domande nella sua testa sono ancora più numerose ed insistenti di quelle di prima. Il dubbio sulla presunta relazione di Giuda e Riky la tormenta, forse sarebbe stato meglio se se lo fosse tolto parlando con la traditrice. E poi silvio…..uffi! sono più sfigata di lui: diventata superipersfigata per esser stata accannata da un super sfigato.

Improvvisamente un sms: eccitata Virginia prende il telefono e lo legge.. è la Tim. La avverte che non ha più soldi. Una grande tristezza. Si sente infinitamente sola. ripensa a quella strana sensazione che ha provato dall’arrabbiatura, tipo fuoco che la pervadeva tutta e che la rendeva rossa ed incandescente al tatto. Perfetto, ora ho anche paura, potrei trasform…..

-Ciao Vi!!!

O mio dio. Pure questo, ma che è oggi? Il giorno del giudizio???

È Elio, lo storico ragazzo di Virginia, resuscitato dalla tomba in cui lei lo aveva mandato a forza di maledirlo..

-Ciao E’!

Virginia si sforza di sorridere, ma si accorge di essere finalmente calma, pronta a parlare con lui dopo tempo…

Cosa accadrà tra Elio e Virginia? Si ritroveranno? Virginia ascolterà o picchierà Cristiana alias Giuda? E silvio, l’ha lasciata sul serio o l’ha solo provocata? Virginia riuscirà ad andare al concerto dei finley accompagnata?

(continua...)

24.10.07

la ragazza del lago

che servillo sia bravo, lo sappiamo oramai da tempo.

che fabrizio gifuni lo sia un po' meno, pure.

che la golino sia bellissima, siamo tutti d'accordo.

che anna bonaiuto sia un'attrice eccezionale, pure.

basta tutto questo per giustificare un film come la ragazza del lago? ancora no.

allora aggiungiamo che: la sceneggiatura è interessante. si tratta di un film di genere ben scritto.

aggiungiamo anche che: la regia è ben fatta, molto new italian style.


certo qualche problemino con la figura del padre...perchè, poi, alla fine, è di questo che si parla, del rapporto padre-figli. sullo sfondo un giallo un po' tendente all'ispettore derrick, ma in fondo è la relazione quella che conta.

è un film giustificabile, a questo punto? forse si. è un film onesto. ben scritto, ben fatto, molto scopiazzato dallo stile garrone/sorrentino, ma onesto.

un film che non hai voglia di rivedere, ma che non annoia, anzi lì per lì ci stai.

però mi pongo una domanda: ma allora il cinema in italia rimane solo questa roba qui, un po' fatta con lo stampino, un po' film di genere ma con tendenza all'autorialità (perchè non sono quasi mai veri film d'autore)? cheppalle...

23.10.07

argomenti

di che parlare su sto blog...? su 165 visite da quando ho lanciato il sondaggio, hanno votato in 9....non gliene fotte nulla a nessuno!!!

comunque, i 9 sono colti dato che la maggioranza ha votato per teatro,cinema,ecc., e a parimerito per "che ne sarà di virginia?".

d'ora in avanti non farò più caso alle critiche di lorenz.

22.10.07

Here's the latest trick to pickup dates!




la testa pesante, le idee confuse, in questi giorni. sarà fontana di trevi rossa. sarà la fottuta festa del cinema. sarà mastella.


ne approfitto per pubblicare, a sua insaputa, una mail che ha mandato a me e ad altri l'amico POLLISTER, un pazzo che ha vinto anche un premio perchè disegnatore/animatore del miglior video musicale del romefilm fest (anzi, guardatevelo, l'ho anche messo nell'immagine del post).

è arrivata ad alcuni di noi una mail/virus da tale ALYS con il titolo
Here's the latest trick to pickup dates!

questo scemo ha risposto così:

"come al solito non c'ho capito niente!!
ma lo farò!!
la prossima volta
sperando che accetti di uscire...
@
ma la domanda è la seguente...chi è alys?

comunque...
come attrarre e farsi dare un'appuntamento da un bel figliolo:
segui i miei consigli e tutto andrà come non ti aspetteresti mai...

1. chiamalo e chiediglielo

avvertimenti per l'appuntamento:

1. colpiscilo subito con una bestemmia- ti giustificherai alla meglio
dicendo che ha capito male
2. scollatura provocante così da poterlo redarguire appena il suo
sguardo andrà naturalmente ad apprezzare un tale miracolo
3. seducilo senza pietà! ma facendo finta che sei naturale come se
fossi nella tua stanza in una serata tranquilla, e magari lo sei
4. parla del tempo e vedi se sa mantenere alto il livello di
conversazione
5. flirta con chiunque possa essere una minaccia per la sua incerta
virilità
6. ubriacati e vedi come reagisce...ovviamente senza svenire...
7. guarda l'ora nervosamente e ad un certo punto telefona a qualche
amico intimo
8. digli qualche segreto assurdo. e vedi se sgrana gli occhi
9. paga tu
10. quando meno se l'aspetta vai a casa

o sbrocca
o è tuo
o pensa che sei matta
o è l'uomo perfetto
oppure hai passato una serata del c...o a fare esperimenti
@"

ora, ditemi voi se uno può avere degli amici così.....ma secondo me, anche fare il disegnatore...è solo un trucco per baccagliare...o rimorchiare......

18.10.07

pioggia


stamattina mi sono svegliato con il romantico ticchettio della pioggia che batteva sulle serrande. nel torpore mattutino, improvvisamente una scarica di adrenalina e un attacco di panico.

a roma, due gocce di pioggia equivalgono all'arrivo di godzilla: i semafori saltano, gli autobus si svuotano e rimangono immobilizzati al ciglio della strada, la gente si riversa in macchina nel tentativo di fuggire, ma si blocca tra i sanpietrini distrutti del centro. di vigili naturalmente neanche l'ombra. invece, come in un paese sudamericano, sirene, scorte, ambulanze (trasportano politici verso il parlamento?) rompono il monotono cadere della pioggia.

il motorino è un'impresa disperata, sotto la pioggia. non tanto perchè ci si bagna, ma perchè le strade, prive di alcuna manutenzione, si allagano in un minuto, bastano davvero due gocce, per via dei tombini intasati, dei sanpietrini che si staccano, ecc. quindi, per girare in motorino sotto la pioggia serve una muta da sub.

l'autobus, già normalmente, passa una volta ogni mezzora, quindi quando piove bisogna uscire almeno due ore prima per arrivare in ufficio a un orario decente.

taxi? hahahahahahaha
(sottinteso: provate a chiamare un taxi a roma, magari quando piove...).

quindi, quando piove, meglio buttarsi malati.

però, a roma, abbiamo il leader del partito democratico e il concerto gratis dei genesis. evvai!

16.10.07

che ne sarà di virginia? - 4a puntata

l’aria è tiepida, i rumori della gente che passa per piazza del popolo sono ovattati, c’è molta gente in giro. virginia guarda silvio che non ha il coraggio di ricambiare lo sguardo.

- vi’, io non ne posso più, te lo devo dire...
- silvio, cosa mi devi dire, mi sto innervosendo...

eddai che ora mi dice che non ne può più di me perchè lo tratto di merda, non lo cago ecc...e così io faccio un po’ di scena e poi lo mollo...

- vi’, non ti amo, non voglio stare con te

momento di panico.

- scusa?
- non ti amo vi’. a me piace laura...

panico al quadrato.

- ..........scu....scusa...???

- laura, mi piace laura...sono stato bene con te vi’. ma amo laura. lo sento.

panico al cubo.

ah, perfetto, non solo non sono io che lo mollo, ma sto sfigato si permette di spiattellarmi in faccia che non mi ama, e per di più ama quella....LAURA! non esiste.

cristiana continuava a parlare da sola da 2 minuti guardando le vetrine senza accorgersi di quel casino che stava scoppiando tra virginia e silvio.
improvvisamente la percezione dell’assenza di virginia si fa evidente, e cristiana, volgendo lo sguardo, si rende conto che l’amica non è più accanto a lei. virginia? ah cazzo, con silvio...vabbè...certo sto braccialettino è proprio una fig....
un’immagine nel vetro. chiara nitida evidente. un ragazzo. bello. cazzocazzocazzo riky! mi fissa...oddiooddiooddio...

virginia si alza in piedi con una rabbia che vorrebbe spaccare le vetrine come un black bloc; prima di parlare a silvio e trattenersi dal menarlo, si volta in cerca dell’amica, ehi ma cristiana....con riky....

come in un film pulp anni ’90, sguardi di fuoco, come pistole puntate, si incrociano in sequenza, al rallentatore:

virginia si volta e vede cristiana che parla con riky.

cristiana vede virginia che la guarda.

riky si accorge che cristiana guarda oltre lui, si volta e vede virginia con silvio.

virginia guarda silvio. che frigna. dopo averla scaricata per un’altra.

virginia sente un calore fortissimo che la pervade. le mani, la faccia, come avvolta nelle fiamme. per un attimo vede le mani rossissime che sembrano incandescenti. per un attimo è come se prendesse fuoco. silvio la guarda. riky si allontana.

che farà virginia? seguirà riky? si fermerà con silvio? menerà cristiana?
cos’è questo calore, strano, che si sente addosso?

15.10.07

pd vs. v-day

un'immagine compare dal sacro fuoco di un falò a fregene. è il nostro nuovo leader, eletto per acclamazione da 3milioni di persone, il grande condottiero, l'incantevole sindaco di roma, l'inventore del buonismo, il re della paraculaggine: walter topogigio veltroni.

il risultato era scontato, la quantità di votanti no. la sua immagine che miracolosamente si è palesata dalle fiamme del falò ha fatto immediatamente urlare al miracolo. il divo walter ci dovrà condurre in enormi battaglie, nell'unione delle fazioni, nella messa a punto di un programma diverso da quello che ci hanno fatto bere alle politiche, nel riformare un paese allo sbando, nel sostenere un governo sempre sull'orlo del fallimento.

ma se potessi, chiederei al divo walter, incoronato definitivamente come nostro leader, di influenzare il governo su 3/4 temi che erano stati i cardini della campagna elettorale di romano prodi e che sono stati completamente affossati.

1. legge sul conflitto di interesse
2. legge sulle unioni civili
3. riforma del mercato del lavoro
4. legge elettorale
5. liberalizzazioni (non quelle quattro seghe di bersani)

divo walter, palesati subito un'altra volta, combatti con la spada de foco le folle degli antipolitici grillini, salvaci dall'anarchia, guidaci verso la tua nuova stagione della politica e della democrazia.

14.10.07

radiohead - in rainbows

Tornano i Radiohead e tanto per cominciare fanno la loro rivoluzione. Chi avesse lasciato una offerta libera su inrainbows.com, la mattina del 10 ottobre si sarebbe trovato nell’email un link che consentiva di scaricare legalmente le 10 tracce del loro nuovo lavoro, In Rainbows, in formato mp3. I maniaci possono in più acquistare per 40 sterline un megacofanetto con 2 cd, 2 vinili, poster, booklet e chi più ne ha più ne metta. Il primo ribaltamento vero del rapporto musicista-ascoltatore non mediato dalle case discografiche mainstream. Il primo esperimento di superamento vero dello sconquasso del mercato musicale mondiale. Il primo tentativo serio di ricercare nuovi modi di offrire musica al pianeta terra, superando il “problema” del p2p. D’altronde i Radiohead non sono nuovi a sperimentazioni e ricerche, finora solo musicali e artistiche, ora anche di marketing e vendita, considerando che ai loro livelli il prodotto artistico si scontra/incontra inevitabilmente anche con le logiche del mercato. Il loro approccio è sempre stato quello dell’autoescludersi dalle grandi major (pochi singoli, pochi video, poca promozione all’uscita dei dischi). Questa volta il segnale è anche politico. E la musica? Quella dei Radiohead, melodica, indie, con uso di strumenti nuovi e vecchi. La voce di Yorke? Cristallina, splendida, dolente. Un ottimo disco che non vede straordinari passi avanti dal punto di vista musicale.

13.10.07

napoli


sto frequentando napoli.

napoli mi piace perchè:


- c'è sempre aria di festa

- fa sempre caldo

- il calcio è una religione

- ci sono delle zone meravigliose

- c'è una vita culturale molto vitale

- si mangia benissimo e ancora costa poco

- 'o vesuvio e 'o gulf 'e napule...e pompei...

- adoro i fenomeni napoletani, tipo sti cantanti neomelodici sconosciuti che però fanno 80.000 persone allo stadio...oppure le televisioni locali con le fiction sulla camorra fatte in casa...geniali. guarda qui

napoli non mi piace perchè:


- odio la pizza

- c'è una atmosfera strana...sento come se serpeggiasse una tensione costante tra le persone, come stare seduto su una bomba che sta per esplodere.

- i taxisti mi fottono sempre: sul tassametro c'è scritto €8; il taxista: - 11 euro; io: - ma come 11 euro, c'è scritto 8; taxista: - c'è 'o supplement; io: - ma quale supplemento?; taxista: chill per voi......mi mettono 'o supplement perchè sono nordico e sembro crucco!! sto imparando il dialetto.

- i napoletani che fanno per forza i simpatici e i furbi mi stanno sul cazzo.

- i napoletani "bene" (e quando i napoletani sono bene, vuol dire che sono praticamente nobili di famiglia) sono scassacazzi da mori'....

non ci vivrei a napoli. o meglio non mi ci farebbero vivere.

12.10.07

radicalpettineintellettualoidenouvellevagueunderground




ho avuto alcune lamentele sul fatto che il blog sta diventando troppo (testuale) "radicalpettineintellettualoidenouvellevagueunderground".


mi ribello a questa accusa. solo perchè ho fatto qualche post musicale e teatrale?

di che dovremmo parlare:

- ancora di grillo? sticazzi...

- delle primarie del pd? trashissimo...stra-sticazzi...

- dell'isola dei famosi? inguardabile...

almeno fosse ricominciato amici...e allora poi mi direste che parlo sempre di amici e che sono troppo trash...allora?

intanto, invece di mandarmi email private, scrivete dei commenti ai post!

quindi, lanciamo un sondaggio e vediamo cosa vogliamo che sia trattato sul blog.

dico anche che se qualcuno vuole scrivere un post, può mandarmelo e io lo pubblico.

11.10.07

la star del blog: virginia


presto la quarta puntata dell'internetwikibook generazionale che ne sarà di virginia?

10.10.07

ci hanno copiato!!!!!

guarda le simpsonizzazioni!!!!

che ne sarà di virginia? - 3a puntata

dare un senso.
dare.
un.
senso.
dareunsenso.
dareunsensodareunsensodareunsenso.

virginia pensava ormai da giorni a riky e allo specchio. pensava a trl, e a che casino avrebbe creato con il povero silvio quando gli avrebbe detto che sarebbe andata al concerto dei finley con riky. pensava ai pantaloni, a come si doveva truccare. pensava a quell’immagine diabolica nello specchio, a quelle fiamme che si era incantata a guardare per un attimo, poi spaventata era scappata. l’ansia le beccava la bocca dello stomaco. e la gola.
il letto era diventata una trappola, il piumone sembrava risucchiarla. di aprire i libri non se ne parlava. alzando lentamente la testa dal letto riusciva a vedersi riflessa nello specchio. i capelli raccolti. piano piano, rincominciò ad avvicinarsi allo specchio, fissandosi in volto. nulla. la mano, piano, molto piano, saliva come a toccare il palmo della sua immagine riflessa. il palmo si appoggiò. quasi una piccola scarica elettrica e poi un alone, azzurro, intorno alla sua mano appoggiata, intorno al riflesso della sua immagine. cazzo, ma che era sta cosa...deve avere un senso...come la canzone di vasco....

basta. devo uscire.

si infilò un paio di pantaloni larghi, la maglietta azzurra, prese il cellulare, e via di corsa. era il momento di fare shopping per non pensare a sta cosa dello specchio, e capire come risolvere la situazione trl.

dare un senso alla giornata.

- cri, ohi..

cristiana era pronta per un giro in centro.

- sto scendendo

era tempo di dare un senso alla giornata, e un giro in via del corso sarebbe stato l’ideale. forse da energie sarebbe riuscita a trovare qualche vestito buono per trl e che riky non avesse già visto.

cristiana non perse un attimo di tempo per raccontarle delle sue vicende sentimentali, del fatto che aveva incontrato elio, ma a virginia non interessava più di tanto...per la prima volta sentire parlare di elio non la faceva stare male. se ne rese conto. e si rese conto che pensava ancora allo specchio. e a riky.

piazza del popolo era enorme. le due amiche erano quasi arrivate all’imbocco di via del corso, quando virginia si rese conto che c’era qualcuno sui gradini della chiesa degli artisti. era una figura conosciuta.

ha in mano una sigaretta, e una birra. è silvio. ma silvio non fuma. la vede, silvio. lo sguardo si alza. cristiana non si è accorta di nulla. silvio fuma anche se non fuma. e beve. oh, ma piange...

virginia è imbarazzata, ha lo sguardo fisso di silvio addosso. cristiana continua a non accorgersi di nulla.

- scusa un attimo cri.

virginia si avvicina a silvio., gli dà un bacio sulla guancia e si siede accanto a lui.

- che succede si’?

- succede che io non ce la faccio.

- a fa’ che?

- a sta’ co’ te...

virginia ammutolisce. faccio finta che mi dispiaccia, o gli dico che è meglio troncare definitivamente?

- è che...io....

che vorrà dire silvio a virginia?
e l’incantesimo dello specchio?

(continua...)

9.10.07

murcof - cosmos

Fernando Corona, ideatore e incarnazione di Murcof, non c’entra nulla con il nostro purtroppo celebre fotografo dei “vip”. Nato a Tijuana, in Messico, in mezzo al deserto, lavora come programmatore e attacca un Commodore64 a un sintetizzatore, cominciando a manovrare per tirarne fuori suoni. Inizia la carriera di uno strabiliante musicista contemporaneo che, partendo da visioni alla Arvo Part e Ligeti, inventa un nuovo concetto di musica elettronica, che supera il tradizionale click’n paste fatto con l’I-Mac. Come in teatro Peter Brook tende a “levare” sovrastruttura sia alla recitazione che all’impianto scenico per lasciare l’essenza del “teatro immortale”, così Murcof “leva” suono alla musica e punta a rappresentare in note e sintetizzatori il silenzio, lasciando all’ascoltatore la vera essenza della musica stessa. Contatto con gli elementi terreni e la natura, ma anche con la “materia di cui son fatti i sogni”, come il ricordo (Remembranza è il suo precedente capolavoro), oltre che con la tecnologia: queste sono le caratteristiche di Cosmos, nuovo capolavoro di Murcof. Il suono dello spazio (dopo i Pink Floyd) da cui emergono di volta in volta deserti, pioggia, costellazioni e galassie con l’aiuto di archi e piano, oltre che del laptop. Musica che apre la mente a un viaggio nello spazio-tempo; un volo alla Kubrik tra comete, cielo e terra, mondi paralleli. Il suono del Big Bang.

8.10.07

il post numero 100

quello su il giardino dei ciliegi era il post numero 100. come nei fumetti seriali della bonelli, i numeri 100 hanno sempre qualcosa di speciale, un inserto a colori, delle rivelazioni sull'eroe, in particolare sulla sua infanzia...

io non farò nulla di speciale, se non ringraziare quelli che periodicamente leggono il mio blog di puttanate che, da quando ne seguo l'andamento, cioè da luglio, ha creato un piccolo circuito di persone che non dico si siano affezionate, ma si sono divertite a leggere.

dal 20 luglio ad oggi infatti questo blog ha avuto più di 1.300 visite, quasi 3.000 pagine visualizzate, 365 visitatori unici assoluti provenienti da 20 paesi nel mondo.

è poca roba, lo so, ma a me fa piacere.

questo è il post 101.

il giardino dei ciliegi - regia di nekrosius

una settimana per elaborare le 4 ore e 20 minuti in lituano del giardino dei ciliegi di cechov con la compagnia di eimuntas nekrosius e la sua regia mi sembra sufficiente.

l'uomo-regista è probabilmente uno dei più grandi maestri viventi attualmente nel mondo, insieme a peter brook, forse peter stein, forse castorf e marthaler.

ritornato a un cechov dopo l'esperienza de il gabbiano con l'école de maitre, questa volta mette in campo il meglio della sua compagnia: un gruppo di attori straordinario, con un affiatamento più unico che raro. un gruppo che sprigiona energia, vitalità e poesia contemporaneamente, in un testo che dipinge l'apice della decadenza romantica russa: la caduta in disgrazia dell'aristocrazia, l'ascesa di una nuova generazione di ricchi (simili ai nuovi ricchi russi contemporanei), l'indagine sui rapporti di forza psicologici all'interno di una famiglia che si avvia alla distruzione.

nekrosius e i suoi attori si allontanano dalle messe in scena classicheggianti all'italiana, e buttano dentro il dramma una carica di carne e sangue che lo rende affascinante e coinvolgente nonostante la difficoltà della lingua. il movimento, la gestualità, le luci, tutto nasce da un lavoro faticosissimo, ma dalla resa straordinaria, sull'improvvisazione che tira fuori e affresca i personaggi e le atmosfere con una chiarezza quasi eccessiva.

il dramma, la poesia, l'ironia, il tutto, sono trattati con una leggerezza che proviene dritta dal genio di quest'uomo dalla faccia burbera e un po' diabolica e dalla sua relazione con il resto della compagnia.

a chi contesta l'eccesso di "esteriorizzazione" dei personaggi (la ricerca sui personaggi viene tutta fuori, come dicevo, dall'improvvisazione; ogni personaggio esprime la sua profondità non solo con le parole, ma con gesti movimenti, molto caratterizzati, che li rendono di volta in volta drammatici, poetici, ironici), ribatto dicendo che la costruzione di queste immagini teatrali rompe la tradizione strettamente legata al teatro di compagnia all'italiana e ai suoi schematismi "tecnici", e chi non coglie questo aspetto manca secondo me di sensibilità.

ok, un difetto: l'ultimo atto poteva essere tagliato di mezzora.

6.10.07

maxrosius (fatto da andrea g.)

che ne sarà di virginia? - 2a puntata (scritta da v.)

riky la guarda, sorridendo. È consapevole del fatto che virginia sia stupita. Le chiede di parlare, se può scendere un momento. Ovviamente virginia risponde di si, richiude la finestra bianca. E corre a prendere il cordless per fare un paio di telefonate al volo: vuole raccontare tutto in diretta alla sua amica cristiana, che però non è a casa. Allora chiama silvio per informarlo dell’evento…ma silvio ha la voce rotta, non sembra molto entusiasta, tant’è che lo scarica. Non vuole farsi rovinare un momento così magico da un depresso! da un’ultimo sguardo allo specchio, mette un po' di lucidalabbra e scende.

Riky è li sotto, coi suoi meltin pot calati, una maglia della bastard verde, bello come il sole.

La saluta e, un po' imbarazzato arriva subito al sodo: le chiede di poterla accompagnare al concerto dei finley di trl.

La reazione di virginia è all’inizio di sorpresa, e poi esaltata risponde di si.

Riky deve andare, si vedranno a scuola per mettersi d’accordo.

Mentre torna in casa virginia viene paralizzata da 2 pensieri:

1:e silvio??? come glielo dico?non posso dirgli: visto che tu sei sfigato e lui è un figo vado con lui.

2:cacchio, ora riky ha gia visto i pantaloni di h&m, non posso rimetterli x il concerto!!!

Come lo dirà a silvio?

Ma più che altro, lo dirà a silvio?

Il gioco dello specchio rimarrà un caso isolato o accadrà di nuovo?

Che pantaloni indosserà per il concerto?

(continua...)

5.10.07

che ne sarà di virginia? - 1a puntata

virginia ha 16 anni, è del 1991: non sa chi è lo zio bergomi, non ha mai visto "voglia di vincere" e i duran duran equivalgono ai beatles. fa il liceo scientifico ma come tutte le ragazzine della sua età alla scuola non ci pensa più di tanto. passa il tempo ascoltando i tokio hotel e i finley, e qualche volta esce con silvio. silvio è un ragazzo carino, imbranato. lei in realtà pensa che sia uno sfigato, ma l'esperienza con elio è stata troppo brutta e per dimenticarlo ha bisogno di svagarsi, uscire, andare in discoteca; e silvio va più che bene. e poi bacia bene. di sicuro non ci andrà a letto, ma per divertirsi è perfetto. certo l'apparecchio ai denti...
i provini di amici quest'anno non li ha fatti. l'anno scorso il maestro steve lachance l'ha trattata troppo male. le ha detto che la danza bisogna studiarla a fondo e non bisogna solo sognare di andare in tv. ma virginia non pensa alla tv, lei vuole fare la ballerina e amici le darebbe una mano.
il nuovo tentativo sarà quello di agganciare qualcuno di trl di mtv. sarà al pincio tutta l'estate, e tra l'altro ci suoneranno i mitici finley. troppobbello. ma a trl non ci può andare con silvio, troppo sfigato.
quei pantaloni a vita bassa che si è comprata da h&m sono perfetti per andare a trl. è già qualche giorno che se li mette e rimette davanti allo specchio. sta proprio bene.
ma lo specchio ha qualcosa che non quadra. riflette la sua immagine, ma in modo strano. come se dietro la sua immagine ce ne fosse un'altra. quella di un uomo, con il pizzetto, in trasparenza, che ride, tra le fiamme. virginia si allontana di corsa dallo specchio, si butta sul letto. è spaventata e il respiro è affannato. lo specchio è ancora lì. freddo e immobile. lentamente riprova a rimettercisi davanti e tutto, ancora, sembra normale. la sensazione è quella di essersi trovata in una favola. una di quelle terribili di disney. la regina cattiva di biancaneve. la strega dei mari della sirenetta. solo che era un uomo.

un ticchettio sul vetro della finestra di camera sua. come di sassolini. come se qualcuno la chiamasse. si affaccia, intimorita. è riky, il più bono della scuola. non le ha mai parlato, cosa vorrà da lei? il cuore le batte forte. i pantaloni h&m vanno bene? ok.

che vorrà riky?
cos'è questa allucinazione dello specchio?
che succederà al concerto dei finley a trl live on mtv?

(continua...)

3.10.07

sondaggio e giorni di fuoco...

due giorni di fuoco mi hanno prosciugato e in generale l'ultima settimana è stata molto impegnativa. mi farò vivo.

intanto non posso non commentare i risultati del sondaggio. hanno votato 24 persone.

mr. burns è rimasto in testa su tutti per quasi tutta la settimana, per essere poi raggiunto da homer l'ultimo giorno. ex-aequo al primo posto!

al secondo posto liza e medaglia di bronzo per bart.

a parte mr. burns, tutto piuttosto scontato...