28.9.08

46

la piega di una moto arriva intorno ai 30°, e al gran premio di motegi, in giappone, questa mattina alle 6.30 ora italiana, quei 30° si ripetevano molte volte lungo tutto il percorso che, nella sua curva più difficile porta moto e piloti a shock di velocità, passando dai 290 km/h ai circa 70 km/h in staccata. così come in tutti gli sport ad alto livello, anche nel motociclismo le differenze tra una moto e l'altra sono di un tale dettaglio che chi ne sta fuori non può fare altro che immaginarle. durante il mondiale 2008 che sta terminando, il gioco è stato giocato dalle minime differenze tra casey stoner e valentino rossi, che hanno determinato un solco (relativamente alle piccole differenza che citavo) tra loro e le altre moto e piloti.

piccole differenze, dicevamo. come in pulp fiction, quando vincent torna da amsterdam e racconta al suo compare le piccole differenze tra europa e stati uniti: "sai come chiamano un quarto di manzo col formaggio a parigi? royale col formaggio...", così i due hanno avuto paradossalmente quasi la stessa moto sotto il sedere, ma con alcune differenze. la desmosedici va fortissimo in rettilineo ma spesso si imbizzarisce sul misto, la m1 è solida e valentio la guida con eleganza. cs è apparentemente gelido e determinato, mostra in realtà difficoltà di concentrazione sotto pressione, sotto la pressione di valentino, che non fa altro che avvicinarsi a lui, da dietro, a 300 km/h, a meno di 20 cm. valentino allegrone simpaticone, è in realtà un cinico, privo di insicurezze alla guida, dotato di un talento che equivale circa a quello che era micheal jordan per il basket dei primi anni 90, molto superiore a tutti gli altri.


con quel viso da ragazzino dispettoso, valentino ci si è costruito l'immagine, che poi probabilmente è la sua originale. quella immagine è stata fortemente messa in discussione negli ultimi 2 anni dalle difficoltà in pista e fuori dalla pista.

oggi, quel viso non era più quello di quel ragazzino. era quello di un uomo, emozionato e fragile come non lo avevamo mai visto, che ha fatto i conti con la sua vita e il suo talento. è la prima volta che valentino vince un mondiale con una reale "fatica", lavorando ogni giorno su se stesso e sulla moto, sulla sua vita pubblica e privata. l'alieno rimane tale, ma è come se la sua dimensione personale si fosse fusa con il suo talento sovrumano sulle moto e gli abbia fatto fare un salto di qualità soprattutto personale, perchè per quanto riguarda la bravura, nessuno aveva mai messo in discussione nulla.

e allora, quel viso, per la prima volta veramente fragile ed emozionato, gli fa vincere secondo me il suo mondiale più bello. l'ottavo, nel 2008, più o meno alle 8 di mattina ora italiana. i cinesi dicono che l'8 porta fortuna, e forse questa sincronizzazione di numeri 8 ha fatto sincronizzare qualcosa nel pensiero di valentino, che si propone ora come un uomo nuovo. dal ragazzino mezzo ubriaco dopo la prima vittoria mondiale in 125 a quello che ho visto oggi a motegi, sono passati molti anni. ogni mondiale è stato entusiasmante, ognuno con delle piccole differenze, quest'ultimo è il più umano e il più credibile dal punto di vista del "campione valentino". come se si fossero riattaccati i cocci con l'attack, come se i pezzi del puzzle della vita, privata e professionale, di valentino, fossero tornati al loro posto, ma senza aria di restaurazione, in modo nuovo, per proporre una nuova immagine di sè.

scusate il ritardo, dice la maglietta che ha indossato oggi dopo la gara. tranquillo vale, ti abbiamo aspettato, ma ne è valsa la pena.

5 commenti:

Andrea Scwhendimann ha detto...

la sua immagine è proprio triste invece.

puoi pure intervistare la mia amica di roma che l'ha beccato a Ibiza impasticcato toccando qualsiasi cosa avesse delle tette, entrando e uscendo dai cessi.

oppure rispolverando i giornali sulla sua "innocua" evasione dell'anno scorso.

professionalmente niente da dire, lo seguo con passione anch'io (quando mi gira): è un grande campione. la sua immagine però avrebbe bisogno di un bel tuning.

Anonimo ha detto...

non vedo cosa ci sia di male nel toccare qualsiasi cosa abbia le tette.

Anonimo ha detto...

E' il più grande campione di tutti i tempi. Quando correva Ago era un pelo più facile. Ha vinto di nuovo dopo due anni di digiuno e ripetersi non è cosa semplice... Non l'ho mai trovato particolarmente simpatico ma semplicemente il più bravo. Se si sballa in vacanza affari suoi. Lorenz

max ha detto...

condivido lorenz, con in più il fatto che lo trovo SIMPATICISSIMO...

Anonimo ha detto...

io i farei toccare le tette da lui...
Cristiana