21.12.09

top ten 2009


rileggo la classifica del 2008, e di nuovo mi rendo conto che nel corso dell'anno avrei cambiato cose....il disco dell'anno è giusto, ma i fleet foxes andavano più alti, come anche i sigur ros...

vabbè, riproviamoci

10. bat for lashes - two suns


9. fuck buttons - tarot sport


8. st. vincent - actor

7.
i giardini di mirò - fuoco

6. grizzly bear - veckaminist


5.
esau mwamwaya and radioclit are the very best

4.
aavv - five years of hyperdub

3.
animal collective - merriweather post pavillion

2.
dirty projectors - bitte orca

1. fine before you came - sfortuna


giuro, è vero. per me quello dei fbyc è disco dell'anno, e lo dico con sincerità e senza campanilismo. lo penso da mesi.


devo citare subito sotto la reunion geniale dei jesus lizard con la ripubblicazione di tutti i loro dischi.

delusione dell'anno: il nuovo disco del teatro degli orrori.

cmq, mai ascoltata così poca musica come quest'anno....

27.10.09

analisi differenziale



scusate ma sta storia di marrazzo è veramente troppo incredibile.


ricapitoliamo.


il presidente della regione lazio ha delle debolezze, gli piacciono i trans.


concorda prestazioni da 5.000, che a questo punto mi incuriosiscono...cosa prevede una "prestazione da 5.000"?

ci sono dei video, che lo ritraggono con brendona e natalì, con tanto di coca sparsa sui tavoli.


ci sono 4 carabinieri, probabilmente imbeccati dalle stesse trans, che lo minacciano, a luglio 2009.

lui, il presidente della regione, anzichè fare qualunque cosa, li paga con tre assegni da €20.000 ciascuno, per il loro silenzio.


pensando di averla fatta franca, marrazzo fa movimenti politici molto significativi per farsi ricandidare alla presidenza della regione.


berlusconi, informato da marina, la figlia, a sua volta informata da signorini direttore di chi, allarmato per la privacy di marrazzo, chiama il "collega" per metterlo in guardia, per insabbiare la cosa.

prima riflessione: marrazzo è un pericoloso malato di mente, che fa il boyscout e va in chiesa e poi pippa e va a trans, non denuncia i ricattatori e, avendo perso ogni contatto con la realtà, cerca di farsi ricandidare.


guardate silvio.


va a puttane da sempre. si fa di viagra, fa le orge, organizza i coretti su "meno male che silvio c'è" con apicella alla chitarra, fa i festini in sardegna, non risponde a nessuno sulla questione delle minorenni e ci dice che "non è un santo" e che gli piacciono "le belle figliole".

seconda riflessione: silvio è un figo.

analisi differenziale: marrazzo è un uomo finito, silvio è un figo. perchè?

volete la vera spiegazione?

noemi è figa, le donne di silvio sono delle gnocche, provate a guardare una foto di brenda...

26.10.09

trans-lucido



travolto da un trans.

muoia sotto un trans più o meno tutto il mondo.

un trans chiamato desiderio.

sono in trans.

la sinistra sotto un trans.

trans-siberiana.

piero e il solito trans-trans.

solidarietà trans-versale.

verso una trans-azione economica.

diffido dal trans-mettere il video!

trans-portare un'ottava di reggiseno.

la trans-umanza dal centrosinistra.

5.10.09

saburo teshigawara - glass tooth

l'inizio è abbastanza dark da piacermi.

il modo in cui st muove insieme arti marziali, merce cunningham, danza buto e pina bausch è affascinante. oriente e occidente fusi in un corpo.

abbastanza dark da piacermi, troppo minimal per piacermi al 100%.

le tre danzatrici (oltre ai due danzatori) che lo accompagnano sono bellissime: sono le streghe di macbeth, sono tre spiritelli maligni e divertenti, ma anche sofferenti e tragici. incappucciate come dei conigli di una alice-manga, viaggiano nel tempo. vestite come delle seguaci della rivoluzione comunista, sono ugualmente sexy.

st cammina fragile sul vetro...attenzione, anche lo spettacolo è fragile come i vetri su cui camminano e dopo mezz'ora di bellissima poesia visiva, non mi ci appassiono più, e comincio ad annoiarmi.

troppa testa. e pochi manga. troppe raffinatezze. troppo trendy. e la prima mezz'ora, bellissima, si perde nel mio calo di zuccheri...

28.9.09

the road - cormac mccarthy



parlo di questo libro prima ancora di averlo finito. mi mancano 20 pagine alla fine, ma non so se ci arriverò, in fondo.

il senso di ansia nella lettura di stanotte non mi ha fatto dormire.

non so se sia stato più titanic (ieri sera su canale 5) o il libro di mccarthy.

a parte gli scherzi.

il libro è cupo, nichilista, devastante, gelido, ma con una profondità calda, affettuosa. è come se leggessi contemporaneamente la terra desolata di eliot e la nebbia di stephen king, come immaginare il day after.

una scrittura tagliente, dura, secca, ma con insieme dei risvolti emotivi, umani, commoventi.

passare attraverso questo libro e percorrere i km della strada è come attraversare un deserto gelido, di terre bruciate e neve. un mondo grigio, marrone e giallognolo, stantio, freddo.

non so se arriverò in fondo. la fine del mondo sta arrivando.

speriamo che arrivi prima che esca il film, quello con viggo mortensen, tratto dal libro.

non andrò a vederlo. perchè il mondo sarà finito prima, tra le pagine di the road.

(quanto mi piace la retorica dell'apocalisse...)

24.9.09

cuore e anima

finalmente lo hanno candidato per il nobel per la pace.

un obiettivo meritato.


ma quello che più conta, è che finalmente la sua immagine si imprime nelle nostre menti con la canzone che lo consacra idolo e icona dell'italia contemporanea.


come lo ha definito qualcuno, "quel lirico pop che piace ai noi giovani", il pezzo la pace può ci regala emozioni da pelle d'oca, con passaggi che rasentano una poesia totale, universale.

giustamente, in concomitanza con il premio nobel a silvio, occorre ragionevolmente pensare a un premio nobel per la letteratura a francesco totti.

ha cambiato il modo di parlare, inventando un piacevole grammelot romanesco, racconta ottime barzellette come il nostro premier e ha aperto la strada a nomi intelligenti come chanel.

io non più parole. farò parlare vasco, mentre stupra uno dei pezzi più belli della storia.

11.9.09

santificazioni



mike bongiorno come giovanni paolo II. santo subito.

un settantacinquenne dice: con i suoi quiz ci apriva la mente.

mike bongiorno guru, uomo dalla sapienza innata, grande divulgatore. faro della cultura pop all''italiana.

una fila interminabile di ultrasessantenni si snoda davanti alla triennale per l'ultimo saluto al nostro vate, l'uomo che acculturava le menti degli italiani nei periodi bui, mentre gli uomini leggevano dostoevski e le donne preparavano una minestra calda e facevano l'uncinetto, in attesa di cacare il diociottesimo figlio come la famiglia irlandese dei monthy pyton in the meaning of life.

questa è l'italia.

silvio è il miglior presidente del consiglio dell'ultimo fantastilione di anni. mike il suo guru. scaricato nelle braccia di fiorello, l'unico che sia riuscito a tirarne fuori la vera qualità: quella di comico inconsapevole. cavalcata con una innegabile e inaspettata intelligenza da mike.

rip, mike!

anche se ho sempre preferito corrado.

7.9.09

la canzone dell'estate 2009

ragazzi, quest'anno è difficile...

l'anno scorso, sembrava ci fosse una lieve inversione di tendenza...io questa volta, nella scelta del tormentone dell'estate, sono imbarazzato, quindi, cerco di farla breve elencando le canzoni:

jovanotti - punto: immancabile, ci mancava solo questa. elenco e parole a caso su inascoltabile ritmo brasilero. peggio di così non poteva.

tizianone ferro feat. kelly rowland - indietro: mi dispiace, tizianone, ma quest'anno fai schifo. la canzone NON SI CAPISCE, nel senso letterale, proprio non si capiscono le parole, la grammatica, la storia....ti prego, torna.

milow - ayo technology: grandissimo pezzo. versione acustica del già ottimo pezzo di 50cent con justin timberlake. figa l'idea, ironico lui, bello il pezzo da scoltare.

pitbull - i know you want me: imita sean paul, cerca un po' il ragga, ma il pezzo non convince proprio. ripetitivo, palloso, già sentito.

lady gaga - paparazzi: questa nuova starlette, a quanto pare ermafrodita (come non lo sai? lo sanno tutti...), ricalca con una certa fedeltà la dance commerciale anni 90. preferivo un po' pokerface, ma insomma, non fa proprio schifo.

zero assoluto - per dimenticare: che devo dire di sti due? io mi domando come sia possibile che questi vendano dei dischi, che le radio passino i pezzi. non cantano, sussurrano. non suonano. che cazzo fanno?

artisti uniti - domani: ommioddio...in 30, una parola a testa in una canzone in cui jovanotti è un po' il michael jackson della situazione...terribile.

lily allen - it's not fair: mah, vagamente fastidiosa, però quasi orecchiabile...ritmino pop, vocina angelichina...

green day - 21 guns: nonostante tutto, non riesco a farmeli stare antipatici. certo, il pezzo è...assurdo, però c'è sembre qualcosa di rock, dentro il pop-plastic-punkettino che fanno.

black eyed peas - i gotta feeling: sembra cher negli anni 90 che canta una canzone vecchia remixata. orrendi.

c'è poi una proliferazione di gruppetti tipo i lost oppure i darhi, o come si chiamano, che hanno un poco imperversato...dei finley più emo, che io proprio non riesco a comprendere: ridicoli.

cmq, votare quest'anno è facile, milow tutta la vita.

partecipate?

fucking kill him

già, io non credo in dio.

ma credo in steve albini. e vorrei, con una certa passione, unirmi alla sua antica preghiera indie, con quell'andamento metallico e duro che neanche un rosario vero può competere.

non riesco a trovare parole migliori delle sue per invocarlo, dopo tanto tempo.

è solo una richiesta di aiuto. intensa. sentita. all'unico vero dio.

To the one true God above:
here is my prayer -
not the first you've heard, but the first I wrote.
(not the first, but the others were a long time ago).
There are two people here, and I want you to kill them.
Her - she can go quietly, by disease or a blow
to the base of her neck,
where her necklaces close,
where her garments come together,
where I used to lay my face...
That's where you oughta kill her,
in that particular place.
Him - just fucking kill him, I don't care if it hurts.
Yes I do, I want it to,
fucking kill him but first
make him cry like a woman,
(no particular woman),
let him hold out, hold back
(someone or other might come and fucking kill him).
Fucking kill him.
Kill him already, kill him.
Fucking kill him, fucking kill him,
Kill him already, kill him,
Just fucking kill him!
repeats "death mantra"



31.8.09

è state g-astronomika



è state, sfinita. tataààààà....di nuovo in città con un milione di gradi.

sarà difficile battere la mia abbronzatura di quest'anno.

il mio fisico fa invidia a corona, ed è scolpito nel bronzo più di quello di costantino.

vediamo cosa mi rimane negli occhi, e nelle orecchie di agosto 2009:

il sale del mare, e meno male che volevo fare trekking nelle alpi svizzere, io, quest'estate. il sale del mare mi è rimasto negli occhi e nelle orecchie, fisicamente.

le polpettine di neonata. soprattutto.ma anche le melanzane fritte. ce le ho nello stomaco.

la spiaggia alla foce del platani.

la voglia di andare a stromboli.

lady gaga. decisamente.

andare a vela come una lucertola, a seguire l'ombra della vela di qua e di là, sulla barca.

il porceddu.

i balli di gruppo alle sagre e nei porti. altro che macarena. altro che menaito.

le serate al billionaire insieme a silvio, lele, un nano, un mangiafuoco, emilio fede, la clerici, il figlio di bossi, due veline, tre escort, e tante pasticchine. (immaginate).

frankie machine. (e anche lisbeth salander, dai).

la rostinciana alla brace. e la fiorentina.

gundam.

oh ma quanto cazzo ho mangiato???

l'estate è da coatti.



15.7.09

wajdi mouawad

ecco, poi vedi uno spettacolo di wajdi mouawad.

e pensi "ma che faccio io?".

tragedia greca, shakespeare, medioriente, guerra, relazioni famigliari distruttive. ironia nella tragedia, poesia, uso del corpo, della parola, del corpo della parola. musica, silenzio. musica e silenzio. amleto e giocasta. immigrazione e integrazione. precisione e fantasia. parole e movimento. parole in movimento. morte. rapporto con il padre. rapporto con la madre. tradizione. radici. linguaggio. letteratura. regia. attori.

provate a prendere tutta questa roba e a metterla insieme.

e allora, di che stiamo parlando?

che ci frega dell'italia, di questo paese ridicolo. il mondo è altrove.

a montreal, a parigi, in libano.

forse in medioriente, forse negli usa. forse in india, in cina, in brasile. di sicuro non qui.

stiamo parlando di uno dei più grandi autori e registi del momento, che ha inchiodato oltre 3.000 persone per 11 ore al palazzo dei papi ad avignone (dove è artista associato) con la trilogia le sang des promesses - littoral, incendies, forets.

scrive con la qualità letteraria di un premio nobel. fa il regista con una visione unica, è difficile pensare a un artista solo che fa a questo livello entrambe le cose.

farò fatica a levarmi quelle immagini dalla testa. spero di cavalcarle, in qualche modo.

raccontare una storia. renderla universale. con poesia ed emozione.

ecco, wajdi mouawad.

9.7.09

dettagli



mi manca david foster wallace. mi manca da morire.

oltre a essere uno dei più grandi scrittori contemporanei, era un esperto di tennis, e avrei pagato molto per leggere un suo saggio su roger federer, che qualche giorno fa è entrato nella storia, avendo vinto per l'ennesima volta wimbledon e avendo collezionato il più alto numero di tornei dello slam vinti. più di sampras.

in un suo saggio sul tennis pubblicato sulla raccolta trigonometria tennis e altre cose che non farò mai più, c'è il racconto giornalistico e saggio tennistico di dfw che segue, all'inizio degli anni 90, una giovane promessa americana. dall'osservazione quasi scientifica che solo un buon giocatore può fare, dfw individua pregi e difetti nell'impostazione sportiva del ragazzo, ne studia la postura, ne osserva la strategia. e da qui fa partire una riflessione filosofica sul tennis, sulla vita, sulla matematica e la filosfia, quasi impossibile da raccontare e ripetere.

sostanzialmente però, quello che dfw dice è che il tennis, come forse tutti gli sport "singoli" e i motori, non evidenzia le differenze tra atleti in maniera macroscopica, perchè si fonda sui dettagli, sulla distribuzione del peso quando si colpisce, sull'inclinazione delle braccia, sull'angolo dell'impugnatura della racchetta, sull'energia che si disperde nel piatto della racchetta, sulla quantità di spin (rotazione) data alla palla. dettagli piccolissimi che segnano però la differenza tra un campione e un giocatore medio. la cura del dettaglio.

è esattamente così.

la bravura schiacciante di federer sull'erba, e anche su tutte le altre superfici, viene fuori dall'armonia del movimento e la cura del dettaglio.

federer è il più bravo di tutti.

è il più bravo in assoluto, nella storia?non lo so, perchè nel corso dei decenni, quei dettagli da studiare sono cambiati.

e nadal dove lo mettiamo?

nadal non cura il dettaglio. "sgrossa". infatti è tutto concentrato sul fisico, sulla preparazione atletica, che gli consente di gestire con la forza, e poca grazia, i dettagli.

finchè il fisico regge a quel livello,e gli consente di dominare con virulenza i dettagli che naturalmente non riuscirebbe a curare, nadal vince. appena cala, anche di pochissimo, diventa un giocatore mediocre.

federer un giocatore mediocre non lo sarà mai, anche senza una gamba, perchè la cura del dettaglio ce l'ha di default.

dunque, le conclusioni a cui mi porta tutto questo ragionamento sono:

1. federer merita di essere il numero 1

2. la differenza tra me e federer, nel gioco del tennis, è solo di qualche dettaglio...

8.7.09

icone pop

non so se è più "pop" il funerale di michael jackson o il tristissimo g8 a l'aquila.


negre urlanti, predicatori, falsi amici si sono alternati sul palco dello staples center per celebrare mj.

i commentatori di sky che seguivano la diretta avevano una sola domanda in mente: come mai i rappers non sono presenti? come mai non c'è stato mai un grande feeling tra loro e mj?

altra questione: come mai non ci sono star? dov'è justin timberlake? e beyoncè?

a quanto pare 50 cent ha risposto alla pettinelli: "mj era un frocio di mmmm..." segnando il netto distacco tra la comunità nera della strada e i neri fighetti e pop.

insomma, tutte questioni che hanno anche attanagliato evidentemente il primo presidente afroamericano degli usa, che si trova a dire, in risposta al new york times, che l'italia ha un leadership forte.

tutto il mondo ci sta ridendo dietro, e l'aspettativa più alta che dovrebbe essere realizzata da questo g8 è che circolino le nuove foto scattate a villa certosa mentre silvio fingeva un matrimonio con angela del gf5 e durante il bacio lesbo tra la gelmini e la carfagna. o simili.

chi è più icona pop, silvio o mj? uno con la mania di diventare bianco, l'altro abbronzato per il cerone. uno schiavo delle medicine per scopare, l'altro schiavo delle medicine per NON scopare. uno vestito come un extraterreste, l'altro con la bandana, l'accapatoio bianco, ecc, insomma come un demente...entrambi con rapporti controversi con i/le minorenni...

mettiamola così: almeno mj ha scritto dischi e canzoni capolavoro, silvio al massimo si è concentrato su apicella.

il funerale del re del pop e il declino da impero romano di silvio, massacrato da tutto il mondo e dalle puttane. insomma, dalla puttane di tutto il mondo.

cosa è più pop?

ultima nota: qualche tempo fa ho scritto un post sulle tette ingrandite da photoshop di hermione nella locandina di harry potter e l'ordine della fenice. quel post è il più letto di questo mio blog. non so perchè, i contatti sono per la maggior parte da arcore e da villa certosa. (sul serio). suggerirei a hermione, date le sue tette cresciute realmente per il nuovo film in uscita, di stare alla larga dall'italia.

7.7.09

real imbarazzo

pensavo a che sensazione deve provare un calciatore davanti a 70.000 persone in delirio per lui.

voglio dire: sono d'accordo per il delirio collettivo che si crea vedendo una partita di calcio. carmelo bene si domandava come mai quelle emozioni che si provano assistendo a un dribbling di maradona o una mischia di rugby non si possano provare guardando uno spettacolo teatrale. (tra l'altro io me lo continuo a chiedere, anche ora...). parliamo di un delirio festoso, gioioso, non dei coglioni che si menano tra loro e con i poliziotti.

ma in delirio per la presentazione di un giocatore?


un tizio che arriva lì, vestito come un dodicenne che va giocare al parco con il supertele, che riesce a malapena ad articolare al microfono un paio di luoghi comuni con una grammatica stentata("ho realizzato il mio sogno di bambino"...), che tipo foca monaca si mostra a fare due colpi di testa e una corsetta da solo su una passerella.


ma non si sarà imbarazzato?

io piuttosto mi facevo fucilare.

soprattutto: i tifosi, che cazzo di gusto ci provano? capisco una rockstar che suona, capisco tutto. ma un calciatore esposto così come un capretto grasso da sacrificare. che cosa c'è di esaltante?


forse i soldi che prende.


forse che è bono.


forse semplicemente è cristiano ronaldo.

(e sticazzi?)

6.7.09

fine before you came - s f o r t u n a


diciamolo subito: è il loro disco più bello.

è di quei dischi che ti salgono a ogni ascolto, che ti rimangono in testa come un pezzo di tiziano ferro, pur non essendo, assolutamente, tiziano ferro.

vabbè, poi è inutile che dica di quell'incrocio indie, emo anni '90, hc, tecnicamente perfetto, così perfetto da risultare, nel loro precedente lavoro, quasi freddo, seppur bellissimo e cristallino. è inutile che dica che in sfortuna è superato, è nella pancia, digerito e sedimentato. ora la costruzione musicale avviene sopra le spalle di quella tradizione, tirandone fuori una cosa informe e originale, per di più in italiano. ah, già, perchè i testi sono in italiano, per la prima volta.

ma perchè sfortuna? lo spiegano: nel registrare questo disco ai ragazzi ne sono successe di tutti i colori. da un furgone rotto, a ritiri della patente per guida alcolica, a casini personali di vario genere.
una nuovoletta di fantozzi disegnata sulla maglietta che accompagna il disco, bellissimo, carnale, coinvolgente.

non perdetevi i live. a parte qualche concessione del pubblico a situazionismo vascorossiano (battiti di mani a tempo, coretti...), i ragazzi menano, si agitano, saltano, rotolano. si danno fino in fondo.

ho sempre pensato che i fbyc davano il loro meglio dal vivo, che i dischi non erano mai all'altezza dei loro live. con sfortuna mi ricredo, perchè finalmento il registrato è di una qualità strepitosa.

il disco si scarica solo online su www.finebeforeyoucame.com. in uscita il vinile, acquistabile. anche la scelta commerciale mi pare intelligente e giusta. ad oggi, oltre 3.000 downloads.

non perdetevelo.

ritorno da te

lo so che vi manco.

dopo la morte di michael jackson e di farrah fawcett, mancava solo quella del mio blog.

milioni di email mi arrivano chiedendomi di continuare a scrivere ma io non ho fatto altro che rifiutare. la scrittura è come l'arte, richiede ispirazione, non si improvvisa. e io ho bisogno di ispirazione. se non ce l'ho non scrivo.

lo so, vi manco.

smettetela di tempestarmi di email. di chiedermi insistentemente di ricominciare a scrivere. sono impegnato. e appiattito. e vi odio. odio il mio pubblico. sono schivo. non voglio essere osannato per la mia scrittura naturale e profonda.

lo so, lo so.

attendere un mio post è un po' come aspettare il nuovo libro di stieg larsson, o un harry potter. ma io non mi vendo al mercato. i soldi non mi fanno effetto.

spalanco le finestre del mio ufficio a roma e vedo un fan sotto, che mi urla "a testa de cazzo", e io so che mi ama. che mi amate.

ok. basta con le stronzate.

non gliene fotterà nulla a nessuno. ma io voglio ricominciare a scrivere. e gli argomenti sono tanti, cerco di fare una scaletta dei prossimi post che devo, e voglio pubblicare nei prossimi giorni:

- silvio e le sue puttane....ops...escort...ops...stampa comunista e morbosa...ops...

- coraline e la porta magica

- federer campione a wimbledon

- ignazio marino for president

- ma quanto è figo obama? dopo 6 mesi di presidenza....

- fine before you came - s f o r t u n a

temi buttati giù a caso, non saranno trattati in quest'ordine.

se non vi va di leggerli, pazienza. io ho il fan qui sotto che mi aspetta con una pizza e mortazza. d'altronde, non mi piego alle pessime leggi del mercato capitalista.

7.4.09

corrado guzzanti in it for the money

era dal 2001 che guzzanti non faceva uno show dal vivo.

a quanto pare, l'uomo ha un carattere particolare, pauroso, ansioso, poco incline al confronto col pubblico. nonostante la sua grande intelligenza, sensibilità e capacità di cogliere l'assurdo, il paradossale, il cinico dei personaggi che imita.

lo spettacolo inizia con un esilarante monologo di guzzanti-tremonti. poi prosegue con una rassegna di tutti i personaggi da lui interpretati.

detto che cg è un attore strepitoso, intelligente, divertente, tra quelli in assoluto che fanno più ridere in italia, secondo me migliore della sorella sabina, lo spettacolo nel suo complesso non è nulla più di un riproporre in maniera televisiva le gag su bertinotti, prodi, la porta, funari, scafroglia, il mafioso...(purtroppo, niente venditti e niente veltroni...).

le gag sono naturalmente esilaranti e lui di una bravura disarmante; ma sembra manchi un pensiero complessivo dietro allo spettacolo. manca un disegno, una ricerca, un filo conduttore.

il peggio si raggiunge nella riproposizione di vulvia e di quelo con le stesse esatte battute che tutti conosciamo a memoria prese dal pippo chennedy show di una quindicina di anni fa. "la seconda che hai detto", "spingitori di cavalieri", ecc. e tutto il gran teatro si ritrova a fare i cori come a un concerto di vasco quando si canta albachiara. nazionalpopolare di basso livello, come zelig. ma cg con zelig non dovrebbe averci nulla a che fare.

caterina guzzanti e marco marzocca gli stanno intorno, sono bravi. ma tutto è spezzettato.

cg non dico che dovrebbe fare un one man show all'americana, però costruire qualcosa di più, quello magari si.

si ride molto, su questo non c'è dubbio. e il vertice si raggiunge, guarda caso, su una novità assoluta: l'imitazione di di pietro, che vorrei proporvi, ma purtroppo non si trova....le novità sono le cose più gustose: gli aggiornamenti su bertinotti, su funari, su tremonti, sul cardinale cinico...

però mi viene un dubbio mio caro corrado: non è che anche tu "c'hai grossa crisi" (economica, oltre che artistica)?

31.3.09

gran torino


primo pensiero quando qualche mese fa ho letto che sarebbe uscito un film del vecchio nonno clint dal titolo gran torino: minchia, un film sulla strage di superga??

poi, mi hanno spiegato che si trattava di una macchina.


nonno clint, questa volta, la fa veramente grossa: scrive, interpreta, dirige e canta (!!) il suo testamento al cinema.

prende in giro se stesso, l'ispettore callaghan, i duri del cinema, gli spaghetti western, la cultura americana dominante.


per tre quarti del film, si ride, di gusto.


come sempre, molti piani di lettura che dimostrano come ce sia ormai un maestro del cinema mondiale, forse il più bravo in circolazione.


ora però, come mi è già capitato per changeling, mi tocca dire di nuovo: la chiesa.
la religione permea ancora una volta il film. la redenzione. la purificazione attraverso la sofferenza (o la morte).

anche in questo film.

anche se si ride e si irride il simbolo del potere religioso (un prete giovane e democratico...), alla fine il tema della "salvezza" (salvation) ritorna dalla finestra. la necessità di ce di trovare un senso al proprio passato, alla propria storia, alla storia del popolo americano, lo porta dritto dritto nelle braccia di dio e della religione.

certo, il passato degli stati uniti non è che sia dei migliori. però, è proprio necessario ribadire continuamente il concetto: "dobbiamo redimerci"? non sarebbe meglio semplicemente cambiare piuttosto che soffrire o morire?

tutto ciò vale non solo in termini assoluti e universali. ma anche nel cinema. le icone di "eroi americani" guerriglieri, giustizieri, supereroi che pervadono tutta la cultura americana dalla sua fondazione, viene derisa da ce, che ne smaschera le debolezze, gli aspetti comici, ma anche quelli teneri.
grande lavoro sul linguaggio, sullo slang, sulla cultura della "parolaccia" o dell'insulto all'americana.

detto questo, il film è strepitoso. dopo avere riso per molta parte del film, si piange come fontane. ho pianto dentro al cinema, fuori dal cinema e a casa, quando sono arrivato.

non perdetevelo.

blogs

niente, questo mese è scivolato ruvido come una coperta di lana grezza sulla pelle. veloce e faticoso. senza respiro. senza pause. senza.

provo a reimpormi all'attenzione di quelle poche persone che mi leggono, suggerendo un altro blog. molto più intelligente, molto più letto, molto più interessante del mio.

si chiama spinoza, e ha fatto uscire alcune delle più strepitose battute degli ultimi tempi.

ve ne cito alcune:

muore la sorella di berlusconi. fuochino.

domanda per obama: ci invadete subito o dobbiamo proprio rifare tutto il fascismo?

il periodo è quello che è. il mondo è quello che è. l'italia, vabbè.

vorrei parlare di musica, di gran torino.

la prossima volta.



20.3.09

un mese

cazzo è un mese che non scrivo....

lo so, vi manco...

ma perdonatemi, non ho la testa.

ma tornerò.

la settimana prossima.

la musica batte sul......DUE!

23.2.09

slumdog millionaire

la sera del trionfo di slumdog millionaire agli oscar, noi eravamo al cinema che ci godevamo questo bel film di danny boyle.

sono partito con grandi aspettative, diciamo la verità. e non tutte sono state soddisfatte. ma forse, più che aspettative, era il pensiero di come io avrei voluto vedere un film sull'india, sull'integrazione, sullo sviluppo.

il film è molto ben fatto, la trama divertente, il racconto si dipana con leggerezza. c'è molto bollywood, naturalmente. ci si ritrovano abbastanza le atmosfere di vikram chandra...speravo di più.

però la storia è commovente, una favolona che piace agli americani, ma anche a noi , piacevole...odio dirlo, odio sto aggettivo...ma il film è proprio....carino....

db ha un bel talento nel dipingere immagini in movimento e la sceneggiatura regge. belle facce, bella gente, begli attori.

le contraddizioni del presente, lo scempio degli slum, un paese che, insieme alla cina, sta spostando il baricentro del mondo verso il pacifico, togliendo il protagonismo all'europa e agli stati uniti. il cricket, la violenza, le donne, i bambini che lavorano e rubano, la miseria e la ricchezza. mi sembra di parlare dell'italia. tutto un po' scontanto, ma vero e raccontato con un certo garbo.

diciamolo: mi è venuta voglia di andare in india. e di leggere ancora vikram chandra.

ma due sono comunque le cose più belle: i titoli di coda (che vedrete al cinema) e la canzone di m.i.a. che vi ho pubblicato qui sopra.

22.2.09

correre con la bestia

si, ho abbozzato un post su veltroni...ma che palle...sempre a parlare di sto sfigato, come fanno tutti gli intellettuali, i politici, i parapolitici, i giornalisti, i paragiornalisti...quindi ho mollato. ora c'è già chi dice che franceschini non è male, e allora mi viene da citare "andiamo avanti così, facciamoci del male". basta mollo.

ho provato a scrivere un post sul festival di bonolis, ma anche lì, tutti a parlarne, a dire quanto era bello, che bravo bonolis...ma stiamo scherzando? le canzoni erano TUTTE orrende (vogliamo salvare gli afterhours?), l'unico a vincere con il suo parlare a macchinetta abusando di avverbi (contate quante volte ha detto "immensamente") è proprio il vecchio compare di uan, con quel suo neopippobaudismo (faccio tutto io!) urlato, quella costante deriva ultranazionale (popolare?), quell'uso peloso del risvolto sociale del festival in stile south park...volete sapere cosa penso: cazzo, doveva vincere povia! testo bellissimo, musica orecchiabile. e tutti i froci del mondo si sarebbero incazzati tantissimo. bello. divertente. comunque io martedì notte, tornato a casa che erano le 23, anzichè vedermi il festival, mi sono sparato la replica di x-factor su raisat extra. chi è più ribelle di me? solo f.r.g.!

comunque, ho mollato anche questo.

di che parlare allora? in questi giorni si parla solo di questi 2 temi. e chi se ne fotte della crisi. mi pare che ci stiamo suicidando.

allora me ne fotto anche io, anche se resterò senza lavoro. qualcosa farò.

e mi viene da parlare di zZz, questo nuovo gruppo nordeuropeo che ho scoperto grazie a blow up. olandesi, pubblicano running with the beast. un miscelone di industrial, joy division, depeche mode, chitarrone, e synth-pop. non si riesce a star fermi. ti viene da correre insieme alle bestie, franceschini, bonolis, per cercarle, stanarle e ucciderle. correre insieme alle bestie che ci stanno facendo precipitare in un burrone come willie coyote, infinito, lunghissimo, di cui non si vede mai la fine. ma lo schianto sarà micidiale, se prima non riusciamo a catturare la bestia, beep beep, il cinghiale che scappa nel bosco, che si rintana e ci fa avere visioni di un mondo strepitoso che in realtà non esiste.

svegliamoci, presto.


12.2.09

vergogna

non credo ci siano molti commenti da fare, oltre a quello che dice rodotà, riguardo a uno degli scontri istituzionali più gravi del dopoguerra.

non si tratta solo di diritto laico di scelta della propria fine. non si tratta solo di una questione etico-religiosa. non si tratta solo di "un'invasione" (come la definisce le monde) del vaticano nella vita degli italiani. tutto già di per sè di una gravità tale da far per lo meno indignare.

si tratta di una immedesimazione lucida e precisa con mussolini. si tratta di un attacco gravissimo all'indipendenza dei giudici della corte costituzionale. si tratta di bordate che il nostro presidente del consiglio tira, utilizzando vergognosamente la vita di una ragazza, al sistema giudiziario italiano.

c'è una sentenza della corte di cassazione che non gli sta bene? si deve cambiare la costituzione. fottendosene di tutto.

e poi la facilità con cui nega di aver attaccato napolitano e la costituzione. l'autodefinirsi moderato.

per non parlare delle disquisizioni in parlamento sulle eventuali mestruazioni di una ragazza in stato vegetativo (neurologicamente morta) o la sua possibilità di avere figli.

mi viene da vomitare. e da piangere.

9.2.09

pinne, fucile ed occhiali

mike patton è un genio. non è che ci sia tanta discussione.

le sue evoluzioni, rivoluzioni musicali sono tra le cose più affascinanti degli ultimi 10-15 anni, c'è pochissimo da dire.

i faith no more hanno fatto un pezzo di storia del grunge. i mr. bungle si sono imposti come rinnovamento ai confini del jazz di quella esperienza. i fantomas hanno ridisegnato alcune prospettive del metal e della musica cinematografica. gli esperimenti di mp con john zorn e compagnia bella (marc ribot, cyro baptista, trevor dunn) sono folli a sufficienza da fare pensare che ci sia qualcosa di incredibilmente avanti nel suo approccio alla musica. pranzo oltranzista è un delirio free jazz che si fonde con la poesia futurista indimenticabile. i live dei fantomas e di mp solo sono impressionanti nell'energia hardcore (allora non è morto??), nella violenza del suono, nella qualità dei musicisti, nella creatività dell'intepretazione vocale unica che lui esprime.

tutto ciò senza alcuna concessione al mercato e alla pubblicità. acquisità popolarità mondiale con i faith no more, si è rifugiato in sperimentazioni a volte avanguardiste a volte ultrapop.

mondo cane, di cui conoscevo l'esistenza, nasce invece dal suo radicamento italiano. sposato con una bolognese (credo), se ne esce con questa reintepretazione degli anni 60 della canzone italiana che fa impressione. ironia, qualità musicale, interpretazione degna di un attore navigato, arrangiamenti (in collaborazione con roy paci, che ancora era sano) stupefacenti, in ogni senso.

devo dire grazie a lavinia che mi ha fatto conoscere questo live ad amsterdam che mi ha sconvolto il week end. godetevi modugno, morandi, vianello, paoli nella reintepretazione di mp: hanno qualcosa di speciale.

6.2.09

l'hardcore esiste ancora?


mi pare coerente, come spesso in questo blog, dopo aver parlato di x-factor e dei neocantanti melodici, confrontarsi con la realtà dell'hardcore italiano.


molti ne cantano la morte, da tempo. altri sostengono che sottoterra esista ancora qualcosa di interessante e da non sottovalutare.

su facebook non si fa che parlare del concerto dei sieropositives, a torino.

si raccontano leggende di questo live, di torte in faccia, elvis involontari, ossa che volano, gente che tira sedie, e deliri vari.

video non se ne trovano, quello che metto qui sotto è vecchio. ma la foto qui sotto può farvi capire, insieme alla roba sopra, di che stiamo parlando. difficile dire qualcosa sulla musica. si può dire che attitudine ce n'è a pacchi.

potenti, sono potenti. diciamo che mi sarebbe piaciuto esserci. nonostante sia un vecchio ormai per questo genere di cose, sono ggiovane dentro, e infilarmi in una situazione hc violenta e, direi, ironica, mi sarebbe piaciuto. anche se potrei essere il fratellone maggiore, saggio, nerd e sfigato di quasi tutti quelli che c'erano.

forse l'hc non è morto, forse delle schegge impazzite partono ancora.

concluderei questo post, raccomandandovi di vedere i video e, sotto, vi infilo anche un video nostalgia.

fbyc, quando tornate? ho voglia di sentirvi dal vivo...HO VOGLIA DI ANDARE A UN CONCERTO HC!!!

3.2.09

neocantanti

dopo qualche giorno riesco a elaborare qualche concetto sensato intorno ai due artisti che voglio presentare con questo mio post.

ho studiato. mi sono documentato. ho immaginato paragoni. mi sono confrontato. ho approfondito. e cosa ho concluso? che non serve a niente.

occorre lasciarsi andare al carisma, alla voce, alla poesia delle parole, alla violenta passionalità delle immagini.

potrete essere turbati. ma sarà solo un breve e piccolo pegno da pagare per accedere alla consapevolezza che abbiamo di fronte due strepitosi talenti, due incredibili personaggi, due eroi popolari del nostro tempo.

la nuova generazione, rappresentata da giuseppe junior, è la portatrice dell'innovazione musicale più ricercata. voce angelica, testo ambiguo, nero, musica che sgorga dalla viscere perverse di napoli. quelle di gomorra, di l'amore molesto. l'accostamento con immagini in flash forward riportano allo stile innovativo di jj abrams, i contenuti delle immagini possono essere avvicinate al grande cinema d'autore.

mimmo de rosa, rappresenta invece una tradizione radicata in una certa musica di qualità napoletana, portata però al rinnovamento e fortemente radicata nel contemporaneo. il riferimento a personaggi e realtà dell'attualità non fa che rendere mimmo de rosa uno dei più incredibili affrescatori artistici della società attuale. il rapporto con la donna, rappresentata dalla raffinatissima xyz, la passionalità amorosa, la profondità dei sentimenti, sono meravigliosamente incorporati nel contemporaneo.

godetevi queste due strepitose chicche delle nuova musica.

e preparate i fazzoletti.

aggiornamento: purtroppo il video di bellissima di giuseppe junior è stato rimosso...confidiamo che venga ricaricato.

30.1.09

zanzibar

primo - zanzibar: questa prima parte è brevissima, perchè serve solo a dire che zanzibar è meravigliosa. l'africa concentrata in un microcosmo di sabbia bianca, delfini, mare trasparente, cocco e ozio. stonetown è strepitosa, con quel suo fare molle e arabo, con i muhezzin che urlano, con la gente che ti guarda sperando di fare affari su di te. ritmo lento, passi lenti, movimenti lenti. tutto è flemmatico. i pescatori, i raccoglitori di alghe, i venditori di mango, i ragazzini e le ragazzine che vanno a scuola, sono lenti, di una lentezza placida, sicura. quale posto migliore per una settimana di riposo?

secondo - le persone: sono passati 10 anni da quando ero stato in questa zona di africa. e la cosa bella e brutta allo stesso tempo è che non è cambiato nulla. io non so se gli africani della zona orientale siano felici o no. se siano poveri o no. la ricchezza è relativa. ricchezza di che? di soldi, allora siamo sicuramente più ricchi noi. ma di cultura? non quella dei monumenti e delle chiese. parlo di quella umana. e cos'è delle due che rende più felici? si, lo so, è retorica. ma io non sono convinto di avere la risposta. qualcuno, durante la guerra civile americana, riguardo agli schiavi negri che stavano per essere (apparentemente) liberati, disse (cito a memoria da un libro di howard zinn): "stiamo dando libertà a coloro che sono inferiori, perchè non sono mai riusciti a sottomettere le passioni alla razionalità". credo che l'affermazione debba essere ribaltata. siamo noi che siamo inferiori. la comunità, la vita legata al sole, l'armonia, difficile, combattuta, con una natura sempre ostile, ma anche grande e ricca. siamo noi che non abbiamo più nulla. e loro ancora, ne hanno a pacchi. poi muoiono di morbillo, fame, sete, aids. ma non in queste zone. e non per colpa loro.

terzo - gli italiani: tutto ciò che ho detto al punto 2, viene confermato dal passaggio all'aeroporto di zanzibar per il ritorno in un charter gonfio di veneti del triveneto, impestati dal virus di uomini e donne. in un'orgia di tatuaggi di farfalle, tribali, scritte cinesi, canotte di d&g, occhiali di gucci, orecchini e anelli per uomini alla costantino ma con la panza, mi rendo conto che l'eleganza degli africani non può combattere contro il ceto medio europeo...collane con dente di squalo, braccialetti, treccine da donna africana sui capelli di settantenni flaccide e tinte. pantaloni a pinocchietto, gare di abbronzatura, canti da villaggio turistico, racconti di visite in villaggi masai con commenti del tipo "come fanno a vivere in quella sporcizia?" (con forte accento di verona).
è proprio così, gli africani sono una razza superiore. per lo meno dei veneti.

termino il breve resoconto. obama, a zanzibar, e a questo punto penso anche in africa orientale, è una specie di padre pio. calendari, magliette e tuniche con impresso il suo volto. speriamo non sia una fuffa.

asante sana.

20.1.09

valzer con bashir


mica facile parlare di questo film.

infatti non ne parlerò. dirò l'effetto che mi ha fatto. anche se questo mi costringerà a parlarne.

il film ha un inizio che ti lascia senza fiato. un incubo. un sogno persecutorio. e forse è proprio questo il film. un sogno. un incubo.

il disegno animato (di grande qualità) rende visibile l'invisibile. quindi il sogno. l'incubo. e racconta cose non raccontabili con le parole. serve una rappresentazione astratta per parlare di ciò che non si può vedere e non si può raccontare. o che è troppo assurdo (o terribile) da raccontare.

il genocidio, l'assassinio di massa, il massacro. e le sensazioni invisibili, i sogni, che queste atrocità comunicano.

il paradosso è: taglio documentaristico, raccontato con disegni animati. realtà e sogno. realtà troppo assurda (o terribile) per essere totalmente reale.

mi sono distratto, in alcuni momenti del film. come per cercare di rimuovere alcune parole, alcune immagini.

poi ci sono ripiombato dentro e il sogno, l'incubo è finito, per precipitare dentro la realtà più intollerabile. finale agghiacciante.

sono stato zitto un'ora alla fine del film.

14.1.09

x-factor


avevo lasciato il 2008 con una riflessione, più o meno condivisibile, sulla sinistra.

mi pare quindi coerente iniziare il 2009 parlando di x-factor.

è iniziata l'altra sera la seconda edizione, e proprio l'altra sera è stata una di quelle poche serate durante le quali ho potuto incastrarmi sul divano in pantofole alle 9 di sera, e spararmi dello zapping violento in tv.

ho smesso di finanziare quella che il corriere di oggi definisce la amici spa, e con un certo snobismo da ex, l'anno scorso non ho visto neanche una puntata di x-factor.

so che quella macchietta di giusy ferreri viene fuori da lì e poco altro. odio la ventura, odio morgan, che motivazione avrei di vederlo?
lunedì così ho acceso e ho detto vabbè ne guardo 2 minuti.

è finita che me lo sono sparato tutto dall'inizio alla fine.
brevi commenti: morgan, che era un buon musicista ai tempi dei bluvertigo, è intelligente, ironico, tirato come una pelle di daino probabilmente dalla cocaina, ma simpatico, e propone cantanti e canzoni originali; la ventura è insopportabile come sempre, ma in questa trasmissione ci sta; la terza è na camionista stile zanicchi, ma divertente. dj francesco!!! è un coglione, ma, oh, è simpatico!

alcuni ottimi cantanti, trasmissione piacevole, ho riso diverse volte, molto poco trash e molto ironica. ecco, se amici ha un difetto, tra i tanti, è di essere completamente privo di ironia: questo lo rende da un lato ferocemente reale e immaginifico, dall'altro crudele e opportunista, o "sanguinario" come dice il corriere.


l'ironia invece sta alla base di x-factor, perchè, ne diamo atto, morgan, la ventura e questa mara, che non so chi sia, ce ne mettono dentro a palate, senza perdere la suspense della gara.

trascuro il gf9 (anche se c'è la tettona). rifiuto amici (che inizia stasera in serale). cercherò di rivedere x-factor, perchè ci sono un paio di cantanti niente male...